Scandicci (Firenze), 19 aprile 2018 - I murales all'esterno e i colori vivi dei vari padiglioni su 37.000 metri quadri raccontano subito la rivoluzionaria filosofia di Gucci sotto il tratto del direttore creativo Alessandro Michele e ogni spazio del Gucci ArtLab racconta dell'incredibile successo del brand che tiene fortissimamente alla sue radici fiorentine continuando a investire sul territorio. I fiori e gli animali onorici della maison dipingono le stanze della ricerca, quelle delle macchine robottizzate e quelle in cui si esegue ancora tutto a mano, dalla piegatura a fuoco dei manici della borsa iconica Bambù, ai tacchi dipinti a mano uno ad uno da due giovani pittrici, fino alle forme delle scarpe, alla sala prove con modelle e modelli che indossano le calzature che fanno impazzire il mondo, alle mani sapienti che tagliano coccodrilli e pitoni che entreranno nel mito dell'eleganza contemporanea.
Un centro di creatività, artigianalità made in Italy e innovazione sostenibile che non ha uguali nel mondo. Collaborazione, passione, innovazione sono le parole chiave di questa Accademia creativa che riesce a star dietro agli ordini più che raddoppiati negli ultimi anni, creando ammirazione e invidia. "Quanto durerà questo nostro successo? Godetevi il momento! La differenza la fa la passione nostra per il lavoro", confida il presidente di Gucci Marco Bizzarri.
Ed ecco il Gucci ArtLab inaugurato oggi a Scandicci dal presidente del Gruppo Kering Francois Henri Pinault, dal presidente di Gucci Marco Bizzarri e da Massimo Rigucci responsabile del nuovo progetto e della produzione delle calzature e delle borse della maison che ha Alessandro Michele come geniale direttore creativo. Rigucci, in Gucci dal 2000 e vero motore di questa Accademia di prototipia e ricerca, con grande emozione e soddisfazione ha tagliato il nastro coperto dagli applausi di molti degli 800 dipendenti, ai piedi della scala rossa in ferro battuto realizzata da un artigiano fiorentino che è un po' il simbolo dell'attaccamento di Gucci al territorio.
”Il Gucci ArtLab è un centro incredibile - dice Marco Bizzarri - e pensare che quando siamo partiti con la nostra gestione a inizio 2015 proprio il settore calzature e borse soffriva, potevano lasciare a casa 5.000 persone, e invece eccoci qui con le tante domande al sito diventafornitoregucci.com, coi 4 miliardi di fatturato (70%) che facciamo solo con pelletteria e calzature!”. Francois Henri Pinault è visibilmente impressionato dai lavori giganteschi e dall'immagine rivoluzionaria della nuova Gucci che esplode sui murales e negli spazi della prototipia e nei laboratori artigiani dove lavorano tantissimi giovani sotto la guida di esperti maestri. “Grazie al sindaco di Scandicci e al sindaco di Firenze e grazie Marco Bizzarri per questo giorno importante - dice Pinault - questo è un progetto esemplare per Kering che rappresenta i nostri valori e la nostra strategia. Gucci ArtLab incarna la visione del lusso moderno, una miscela di creatività ed innovazione che poteva generarsi solo in questo territorio, in Italia, in Toscana, qui vicino Firenze. Noi in Francia non potremmo fare tutto questo. Per questo in Gucci siamo orgogliosi delle radici. Bravi al coraggio, all'entusiasmo e alla passione di tutto il team”.
Trentasettemila metri quadri di spazi creativi e di archivi, per custodire un sapere manuale che si interfaccia con robot e macchine di ultima generazione, con un investimento che la società non ha dichiarato ma che potrebbe aggirarsi sui 37 milionidi di euro, un po' più del 5% in investimenti sul fatturato 2017 di Gucci che ha toccato 6 milardi e 200 milioni di euro. Spicca l'integrazione di tutte le fasi della filiera per il fatto che scarpe e borse prodotte internamente rappresentano il 50% del venduto, con una infinità di piccole e medie realtà che producono in esclusiva e con esperienza.
“Ringrazio le autorità che sono sempre state disponibili e attente con noi”, continua Marco Bizzarri che assicura l'assunzione di 900 unità entro la fine dell'anno, sotto lo sguardo soddisfatto del sindaco di Scandicci Sandro Fallani e del sindaco di Firenze Dario Nardella. “Gucci è un protagonista del rinascimento della nostra area urbana” ha detto Fallani. “Grazie Marco! Essere qui oggi è un sogno che diventa realtà - ribadisce Massimo Rigucci - continueremo sempre a investire sulle persone per fare i prodotti più belli del mondo”. Bizzarri spiega che nell'indotto Gucci dà lavoro a 20.000 persone e 13.000 sono dirette (2000 solo nella zona di Firenze, 5000 in Italia), che il controllo sull'etica del lavoro è totale, che per Scandicci ci saranno presto nuovi progetti industriali.