Domenica 24 Novembre 2024
EVA DESIDERIO
Moda

Futuro e libertà: sfila lo spirito del tempo

Incanta la semplicità chic di Prada, Emporio Armani e Max Mara. Da Miuccia tradizione e originalità, da Giorgio “misura“ e fluidità

Futuro e libertà: sfila lo spirito del tempo

Incanta la semplicità chic di Prada, Emporio Armani e Max Mara. Da Miuccia tradizione e originalità, da Giorgio “misura“ e fluidità

Milano, 20 settembre 2024 – I giovani di oggi non sono più “sudditi” della moda. Le ragazze per prime. È una rivoluzione che parte dal basso e che arriva anche alle signore che stanno riscoprendo una nuova semplicità che parte prima di tutto dalla noia per troppi anni di scintillii cafoni e di eccessi. I diktat sono tramontati e anche gli influencer, tranne i colossi come Brian Boy. Mala tempora currunt a Milano Fashion Week per loro nelle sale sfilate, in pochi infatti se li filano più. Resistono però i fan dei cantanti come le mille ragazzine e ragazzini urlanti che stazionano per ore e ore davanti alla torre di Prada in attesa degli Enhypen, boy band sudcoreana, per il defilè tutti vestiti con mitico triangolino sul cappotto grigio come fosse Natale. Per il resto nessuno si turba più di nulla, la crisi delle vendite della moda ha spento molti entusiasmi e tante pazzie. Nel solco della semplicità chic si muovono Prada, Emporio Armani e Max Mara, che lavorano sulle loro origine guardando al futuro con ottimismo e rigore.

Sono 901 gli ospiti di Miuccia Prada che con Raf Simons firma l’estate 2025 di Prada. Tutto cambia da Prada ma anche tutto si rilegge: un po’ di minimal col cappottino nero col colletto di visone tortora, un po’ di grunge con la gonna nera di pelle borchiata di acciaio e solcata di ganci da lavoro, colori choc come il mandarino per la gonna a trapezio, i cappelli incompiuti di rafia, le visiere alla Courreges e anche un po’ alla Pierre Cardin che fanno tanto personalità eccentrica e libera. Una ossessione questa di Miuccia Prada per la libertà del vestire con un gusto che denota tanti differenti cervelli, mai omologabili.

Riesce sempre a catturare lo spirito del tempo Giorgio Armani per l’Emporio Armani dell’estate 2025 mai distaccandosi dalla propria essenza creativa e restando coerente con il proprio concetto di stile contemporaneo. Si cambia per non cambiare, sembra dirci Giorgio ancora una volta, rassicurandoci e ridandoci fiducia in noi stesse: e si ricomincia dal completo maschile con la cravatta, una foto istantanea di ciò che siamo state ma che saremo anche nel futuro. Un segno di speranza e di positività, per non abbassare mai la guardia. Così la cravatta che anni fa abbiamo indossato al femminile come dichiarazione elegantemente provocatoria di parità di genere, ora diventa puro divertimento e segno di maturità. Vestiamoci dice Emporio Armani come ci piace ma con una “misura” tutta armaniana, nel gioco infinito di maschile e femminile che si scambiano e si amalgamano tra giacche morbide e pantaloni fluidi, parka e trench, gonne lunghe e piccoli abiti per sedurre molto. Seta, lino e cotone dalla mano opaca, tra rosa, salvia e grigio perla, tinte unite chiare e scure e stampe vivaci di blu e fuxia. Una continuità di eleganza che sa sempre guardare avanti. Applausi ammirati per tanta naturalezza gentile.

Sempre più bravo Ian Griffiths direttore creativo di Max Mara che per l’estate che verrà lancia un nuovo colore, il marrone caffè, scuro, caldo, profondo. Apre e chiude la passerella Vittoria Ceretti, l’amore di Leo DiCaprio ed è subito moda da star. "Ho ripensato alla forza delle donne di scienza della storia come Ipazia – racconta Ian – matematica e astronoma dei tempi antichi e i drappeggi intorno al corpo sono come sequenze matematiche come le silhouette degli abiti, lunghe e affusolate. Insomma, la matematica ha dato forma ai vestiti Max Mara".

È l’orchidea il fiore preferito di Sara Cavazza stilista di Genny marchio a tutta leggerezza e femminilità. Sara immagina il giardino delle delizie di Bosch e punteggia abiti da sera e un magnifico trench di twill. Da Anteprima si lavora sulla sovrapposizione e sul colore delicato: Izumi Ogino, designer giapponese regala a Milano sempre una visione onirica della moda che riconcilia e mette quiete.