Roma, 23 settembre 2024 – La moda va in cerca di se stessa, cerca di ritrovare la bussola e di orientarsi tra lusso estremo, sostenibilità e realtà di prodotto. Dopo sette giorni di sfilate e di presentazioni è questo il messaggio che arriva dalla Milano Fashion Week che ieri sera si è chiusa tra impegno e mondanità alla Scala con i Cnmi Sustainable Fashion Awards 2025 da una felice intuizione del presidente Carlo Capasa insieme a Ethical Fashion Initiative delle Nazioni Unite.
Pensare al domani e a un impatto ambientale controllato è un dovere, come pure mandare in passerella abiti “possibili” per contenuto, moda e abbordabilità di prodotto, che vuole dire vera qualità del Made in Italy, che non ha concorrenti al mondo. In questo senso va la sfilata evento per i cinquanta anni del marchio Laura Biagiotti, ricordata col tanto bianco della collezione dell’estate 2025, che era il colore preferito di Laura (specie nel cashmere) e nella cascata di orchidee sul palcoscenico del Piccolo Teatro. Lavinia Biagiotti Cigna coltiva lo stile senza tempo della mamma e lo aggiorna con tocchi di contemporaneità per abiti belli e di una eleganza quotidiana che esaltano la femminilità. E si rilancia nell’occasione il profumo Laura Biagiotti Fiori Bianchi che tanta fortuna ha portato al marchio romano.
Al contrario è sensualissima la sfilata di Adreadamo che esalta il nero assoluto di trasparenze e nudità nemmeno tanto celate, un inno di energia pura. La stessa energia che pervade la collezione di Cristina Ferrari, regina dei costumi da bagno che da Torino ha conquistato i migliori negozi del mondo coi colori vibranti e dinamici ispirati stavolta all’Aurora Boreale SS 2025. Cristina Parodi e Daniela Palazzi, amiche e socie, rilanciano l’abito intero come cardine del guardaroba femminile per “Mediterranea” in seta e cotone nei toni del paprika, rosa, azzurro, rosso e verde. La stilista cinese Zhao Huizhou è felice tra gli applausi nel chiostro leonardesco del Museo della Scienza che hanno accolto la collezione Hui, e continua fermamente a credere nella forza di Milano come capitale internazionale dello stile: l’ispirazione è quella delle capitane coraggiose cinesi come la scrittrice Sanmao, celebre viaggiatrice e paladina dell’emancipazione femminile. Bellissimi i kimono in bianco e nero con disegni dalle porcellane cinesi.
Hogan ci porta in Riviera e nelle atmosfere disco anni Ottanta con una proposta di lifestyle internazionale convincente e giovane: bella la Hogan Hocket Bag e la sneaker Hogar 86er, nel segno della qualità.
Sono veramente democratiche perché costano meno di 70 euro le borse Bambulina di Carpisa, rieditate oggi in nuovi colori convincenti come il bordò e il verde salvia, con il grazioso manico di bambù. Sono di midollino le borse pezzo unico di Rodo lavorate a mano nelle Marche, col maestro della fotografia Aldo Fallai a curare la campagna d’ispirazione caravaggesca.