di Sara
Funaro*
Firenze è da sempre simbolo di eleganza, stile e bellezza. E il nostro territorio ha una peculiarità straordinaria, quella di racchiudere tutti i diversi anelli della filiera della moda, dalla formazione alla tradizione artigiana, da piccole aziende a grandi maison che, assieme, vanno a costituire un distretto tra i più grandi d’Europa. Tutti elementi che concorrono a tenere alto il valore del Made in Italy e a far sì che Firenze continui a esserne bandiera e portavoce. Tuttavia, non possiamo dimenticare che oggi proprio il settore della moda sta affrontando uno dei periodi più bui degli anni recenti. Servono strategie innovative, iniziative comuni tra tutti gli attori coinvolti, serve una politica industriale concreta a livello nazionale per costruire le risposte che imprese e lavoratori attendono per fronteggiare questo momento complesso.
Anche l’artigianato, cuore pulsante della tradizione fiorentina, risente della crisi economica e delle difficoltà nel trovare ricambio generazionale per mestieri che richiedono dedizione, talento e passione. L’amministrazione comunale è impegnata a costruire le condizioni per un rilancio. Tanti i progetti in campo, da Officina Creativa Lab, sviluppato da Artex e supportato da Comune di Firenze e Regione Toscana, che vede il Conventino in via Giano della Bella centro propulsore dell’artigianato artistico locale, al portale Firenze Creativa, che promuove e racconta le attività, a cui si aggiungono le mappe presenti negli infopoint turistici.
Abbiamo intenzione di promuovere sempre di più progetti che mettano al centro i giovani in questo settore e stiamo lavorando molto per tutelare le botteghe storiche. Siamo al lavoro come Città metropolitana per mettere a disposizione una serie di fondi da destinare all’artigianato, sempre nell’ottica di preservare e valorizzare il settore.
La formazione riveste un ruolo centrale in questo processo. Per continuare a valorizzare Firenze come capitale dello stile e dell’innovazione, è necessario far emergere l’importanza del ’saper fare’ e trasmetterla alle nuove generazioni, così come valorizzare le occasioni di conoscenza, di sviluppo di nuove idee, di creazione di nuove espressioni contemporanee nell’ambito del design e dell’arte. Firenze deve saper trattenere i talenti locali e fare rete tra i diversi hub di formazione. Sta alle istituzioni, tutte quante, mettersi in gioco e coordinare gli sforzi. Obiettivo, non disperdere il grande patrimonio che abbiamo e mantenere salda la nostra identità proiettandoci con determinazione verso il futuro.
Pitti Immagine Uomo, da questo punto di vista, rappresenta un modello vincente. Non è solo una celebrazione dell’eleganza e della creatività, ma anche una piattaforma internazionale che porta il nome di Firenze nel mondo, generando opportunità. ’Fire’ sarà il tema della prossima edizione, un’immagine forte che porta però con sé anche un messaggio di rigenerazione, di cambio di passo, di energia, e da una fiera importante come questa può senza dubbio partire forte una spinta al rilancio. Parliamo infatti del cuore della moda maschile, una manifestazione che siamo orgogliosi di ospitare, in un luogo, la Fortezza, che si candida ad essere polo fieristico strategico.
Il piano di riqualificazione della Fortezza Da Basso, infatti, sta andando avanti come da tabella di marcia per avere finalmente un centro congressuale di respiro europeo, con 27mila metri quadri di superficie espositiva che si aggiungeranno agli esistenti. Stiamo completando i vari interventi, con lavori che si svolgono senza interferire con le attività fieristiche. Una struttura fondamentale anche per incentivare il settore congressuale e quindi quel turismo di qualità su cui stiamo lavorando con impegno.
*Sindaca di Firenze