di Agostino
Poletto*
Per il suo tema-guida, ’Fire’, questo gennaio Pitti Immagine scherzerà col fuoco. Niente paura. Nessun incendio. Ma neanche fuochi di paglia. O falò delle vanità. Solo il riconoscimento della forza generativa di questo elemento primo e di questa tecnologia primaria: che riunisce e scalda i corpi e le anime, che illumina i cuori e le menti, che attrae l’attenzione e segnala la direzione, che serve a giocare, a meravigliare, a ispirare, a fondere vecchie idee e abitudini e a forgiarne di nuove.
Come fa la moda. Come la moda il fuoco può assumere forme assai diverse. Può estendersi per molto tempo e in molti luoghi diversi cambiando in profondità il paesaggio e la visione delle cose. O può rivelarsi un focherello, un semplice allarme, durare poco e coinvolgere un gruppo ristretto di persone, destando un interesse limitato.
Per chi ha passione per la moda poi può essere un fuoco eterno (e si esprimerà in modi e intensità differenti a seconda delle età e delle occasioni) ma anche un fuoco sacro (se la passione si trasforma in un mestiere, in una professione o nel lavoro creativo che si fa su sè stessi) trasportando con sè in ogni caso desideri, idee e gusti personali.
Grande o piccolo, duraturo o fatuo, divorante o contenuto, il fuoco richiede aria per accendersi e per alimentarsi così come la moda, che chiede l’attenzione degli altri attorno a sè per vivere e per propagarsi. Pitti Uomo parla di tutti i tipi di moda e di passioni per la moda e con Fire dirà di queste forme diverse del fuoco. Che rimane comunque sempre un bello spettacolo.
Lo vedrete nelle immagini della campagna invernale di comunicazione di Pitti Uomo, Bimbo e Filati che è stata coordinata dal creative director Angelo Figus con l’editing grafico di Alessandro Gori. Quelle per l’Uomo saranno le bellissime fotografie scattate da Andrea Ariano.
E lo vedrete anche negli allestimenti alla Fortezza da Basso di Firenze curati da Alessandro Moradei: un enorme, ipnotico falò digitale acceso nel mezzo del Piazzale Centrale – con fuoco e fiamme resi da video e da lettering – e la grande, potente figura di un mangiatore di fuoco sulla parete del Lyceum, all’ingresso della mostra, per dichiarare fin da subito che con Fire scherzeremo un po’ con il fuoco tra realtà e immaginazione.
*Direttore generale
Pitti Immagine