Lunedì 30 Settembre 2024
EVA DESIDERIO
Moda

Fiocchi e pois, Valentino versione Michele

A Parigi il debutto del nuovo direttore creativo. "Arrivare qui è stato come entrare nella vera casa del fondatore. Una grande emozione"

Fiocchi e pois,  Valentino versione Michele

Due modelle alla sfilata parigina. In alto, il saluto finale di Alessandro Michele

I pavimenti di specchi infranti raccontano la fragilità della vita, le tele che coprono i mobili di una casa lasciata e ritrovata sono la prova che tutto può rinascere. Un set con l’anima quello di Valentino by Alessandro Michele che ha debuttato ieri nel palazzo del Judo alla Porte de Chatillon alla Parigi Fashion Week femminile per l’estate 2025, con la musica di una ballata di strada del Seicento che si intitola Passacaglia della vita, attribuita a Stefano Landi e riadattata dal direttore creativo della maison romana di Piazza Mignanelli, arrivato nell’atelier degli atelier il 2 aprile scorso. “Bisogna gioire, bisogna gioire!” incita l’antica canzone mentre arriva il primo vestito nero, col davantino candido, tre fiocchetti dolci come il miele a ricordarci che l’eleganza più bella è fatta di semplicità sofisticata, la lezione del Maestro Valentino che Alessandro Michele sposa in pieno e con un rispetto infinito. Il popolo del fashion è felice, l’attesa è finita, è tornato Lallo, il Michelangelo della Moda moderna.

Poi una carrellata di chic, coi pois dappertutto, le borse tutte da comprare come le scarpe, le calze di pizzo (anche rosso Valentino), i cappelli immensi e misteriosi, gli abiti da sera che sono un soffio di leggerezza seducente, i gioielli perfino sulle bocca, uno spillone di strass che Michele chiama "l’orecchino per il labbro inferiore". Alla fine del defilè Alessandro Michele è emozionato come mai: "Lavorare in questa maison è stato come entrare nella casa vera del Signor Valentino – racconta Alessandro, con le mani sempre piene di magnifici anelli coi cammei antichi – e ritrovare la sua fantastica vita a Roma e nel mondo". Uno spazio intimo che si specchia in tutta la collezione Valentino estate 2025 che andrà a ruba nel mondo, un inno alla vita, alla bellezza, alla vitalità e anche alla frivolezza "che non è inutile ma anzi oggi è urgente, necessaria perché regala leggerezza", spiega Michele.

Il senso della “finitudine” esistenziale e della nostra caducità va alleggerito giorno dopo giorno anche nel vestirsi, ripensando a tre decadi del brand, gli anni Sessanta, Settanta e Ottanta, dalla Sala Bianca al jet set, una continua golden age che ha cambiato la storia del costume in Italia. Rispetto per la storia della maison e del suo fondatore e Maestro (cosa che ha riempito di gioia il socio di Val, Giancarlo Giammetti, commosso, presente in sala con Daniela Giardina e Nati Abascal) ma con il graffio sontuoso di Alessandro Michele che ha studiato l’archivio fin dal primo giorno in atelier, "vivendo i vestiti e facendoli tutti miei, amandoli profondamente", fissando il suo timbro stilistico dalla prima all’ultima uscita, tra fiocchi, pois, plissè, drappeggi, boa di struzzo, borse con catene d’oro e guanti di tulle fragilissimi.

È un pret-à-porter che somiglia molto a una couture, col ritorno dei pois finora dimenticati dalla moda e ora riscoperti nel ricordo di un caro, amatissimo amico di Alessandro che non c’è piu come Davide Renne ("Lui oggi è qui con me", dice il direttore creativo), un’idea che piacerà ai più giovani "per essere stranamente chic e parecchio detonanti". Poi scolli a cuore e colli alla Pierrot realizzati dalle sarte di Valentino che per Michele "sarebbero da proteggere come i leopardi".

"Io faccio quello che sono" è il mantra di AM e "ritornare a fare questa cerimonia della vita anche vestendosi farà bene ai giovanissimi. È bello rendere precisamente attuale quello che è demodé, è bello l’inno dell’inutile, le cose che sembrano vecchie sono quelle che mi seducono di più". Ad applaudire Michele amici come Elton John, Jared Leto, Alessandro Borghi, Damiano David, Alessandro Borghi, Florence Welk, Carla Bruni e sua sorella Valeria Bruni Tedeschi, il presidente della maison Valentino Rashid Mohamed Rachid, il Ceo Jacopo Venturini, la super manager di tutti i marchi Kering Francesca Bellettini accanto al presidente del gruppo François Henri Pinault che pochi mesi fa ha comprato il 30% di Valentino dal fondo del Qatar Mayhoola.