Tutto è nato nell’allora Cecoslovacchia, 130 anni fa. Bata, un nome, un marchio, una sicurezza di prodotto accessibile. Per la volontà e l’intuizione di Thomas Bata, imprenditore visionario fondatore del brand che oggi ha come presidente Bata Europe un manager italiano come Marco Agnolin. A lui ora raccontare questa storia importante del mondo delle calzature per troppi anni forse un po’ sottovalutata dal mondo dei media attratti solo dal lusso e lontani dalla quotidianità. Adesso l’aria è cambiata per fortuna, il pubblico finale si riavvicina ai marchi storici e li rivaluta, non facendo più di tutto un’erba un fascio. E così eccoci al rilancio di Bata dopo un’avventura di prodotto per uomini portata avanti dalla figlia di Thomas Bata, Christine Schmidt che intende oggi rivalutare il suo patrimonio di storia. Ripartendo dal modello Batovka, in pelle e tessuto naturale di canapa, che ha ispirato l’ultima collezione per questo inverno 2024 dedicata ad esaltare la ballerina, una calzatura timeless che ha attraversato a testa alta i decenni e reso eleganti in modo molto naturale le donne nel mondo.
Ed ecco le ballerine Bata nei negozi che in Europa sono 320 e in Italia 220, rieditate in tre colori delicati con allacciatura sulla caviglia a nastri, le nuove icone del brand. "Oggi da Bata l’offerta di prodotto è molto alta e come sempre veloce – spiega il presidente Agnolin, manager con grande esperienza per essere stato ceo di Diesel e prima ancora aver lavorato in Inditex, impegnato in un importante progetto di riorganizzazione a cominciare dal retail e dall’offerta più ampia di prodotto che arriva anche alle borse e alle giacche –. Con le ballerine di qualità e in pelle che arrivano direttamente dalla fabbrica nella Repubblica ceca che lavora e bene da 100 anni". "Bata oggi, che ha la sua sede a Losanna, non è solo calzature per uomo e per donna – continua l’ad Agnolin – ma ha aggiunto tanti pezzi di abbigliamento mirato per costruire un total look conservando sempre il paradigma estetico del marchio. Nei nostri negozi poi si trovano anche proposte di marchi complementari come Adidas, Puma, Nike, Birkenstock, Converse, UGG, Crocs. In questo modo vogliamo raccontare le grandi potenzialità di Bata".
Da poco è stata rinnovata a Milano la location di Corso Buenos Aires, aperta 55 anni fa. "Vogliamo attrarre sempre più giovani clienti", dice Agnolin. Adesso è il momento della capsule dedicata alle ballerine di Bata ispirata a quel primo modello di scarpa da donna rasoterra in pelle ma in tessuto di canapa a tutta sostenibilità (e dunque oggi modernissima) battezzata Batovka, anche con l’importante accordo con l’Accademia del Teatro alla Scala, al quale è legato questo lancio modaiolissimo.
"Abbiamo dedicato questa nuova capsule a tutte le donne, in specie a chi vuol danzare per diventare ballerina ma magari non ha i mezzi o il sostegno necessario – racconta Agnolin –. Il nostro messaggio è fatti strada, Make Your Way, come la testimonial della nostra campagna Megan Ria. Un nostro impegno per l’empowerment femminile, un supporto per diventare danzatrici. Perciò collaboriamo con l’Accademia della Scala dalla prima alla quinta classe femminile, per il corso di ballerine professioniste. E ci sarà anche il corollario dell’assistenza psicologica, nutrizionale e fisica. Per creare opportunità al femminile, tutto per perseguire i propri sogni".