Milano, 2 febbraio 2025 – Molto più di un mito. Una vera protagonista della Storia della Moda, una regina del vestire immaginifico, una dea dell’assemblaggio fantasioso di capi e accessori, una donna sempre sorridente e gentile che nel mondo del fashion è una grande rarità. Lontana dall’arroganza rapace di certe figure al top dello stile di oggi, perché giornalista di razza, cronista severa e serena, amata da tutti per la sua delicata fragilità anche negli ultimi anni di una vita intensa e sempre vissuta sotto i riflettori del rispetto e dell’affetto. Anna Piaggi era tutto questo e anche molto di più e per tutti quelli che l’hanno conosciuta e ammirata un esempio di coerenza e di bellezza d’animo.
Ora finalmente la si ricorda al grande pubblico della moda durante i tre giorni di una fiera importante come Milano Unica, che si apre martedì 4 e fino al 6 febbraio a Fiera Milano Rho, grazie alla volontà e alla intuizione visionaria di Daniela Fedi, grande esperta del mondo del fashion, critica di moda de Il Giornale e amica di Anna Piaggi perché collega di infinite prime file ai defilé nel mondo. Il titolo della mostra su Anna, vestale della moda mai dimenticata per il suo estro, il suo coraggio, la sua competenza, è Anna Piaggi. Parole e Taffetà”, mai tanto azzeccato. Cappellini, velette, labbra a cuore, carnagione di porcellana, piume e perle, grandi cappe di seta, scarpine da sogno: ecco Anna Piaggi, scomparsa nella sua città Milano a 81 anni nel 2012, indimenticabile fata dell’eleganza.
“L’idea di fondo è far capire al grande pubblico di Milano Unica la profonda verità di una frase che Anna pronunciava spesso: il suono delle parole è importantissimo quanto il fruscio del taffettà”, spiega Daniela Fedi, che ha curato con grande amore la mostra promossa e voluta da MinervaHub, gruppo industriale italiano del settore moda specializzato in finiture di materiali e processi d’avanguardia per gli accessori di cui è presidente e ceo Matteo Marzotto.
I circa 25 outfit, provenienti dai 150 pezzi della collezione di Jacopo Tonelli di Jato 1991 azienda anch’essa di MinervaHub, sono stati ricomposti seguendo il filo logico delle parole utilizzate dalla Piaggi nella sua celebre rubrica per Vogue Italia: DP Doppie Pagine. Il risultato è l’inizio di un viaggio nella cultura dello stile e nell’arte che si salda inesorabilmente col guardaroba che diventa su Anna espressione dell’anima e specchio di una immensa quanto delicata personalità. Musa per tantissimi anni di Karl Lagerfeld, Anna Piaggi era sempre seduta nel backstage della maison Chanel perché se non c’era lei il Kaiser non si metteva al lavoro per ogni defilé, pacata e prodiga di consigli preziosi anche solo con un battito di ciglia o un sorriso lieve. Un legame intellettuale fortissimo qusto che ha segnato profondamente la creatività di Lagerfeld che si sarà ispirato chissà quante volte ai look della Piaggi che attingevano a piene mani dal vintage, di cui lei è stata l’indiscussa imperatrice ante litteram.
Forte delle tante aziende che fanno capo a MinervaHub, che nei prossimi mesi aprirà una importante base operativa a Scandicci, alle porte di Firenze e centro di eccellenza per la pelletteria di lusso, il presidente e ceo Matteo Marzotto ha sposato con entusiasmo il progetto culturale di Daniela Fedi sull’universo AP e lo promuove ora in un momento certo non facile per gli equilibri della moda. “Ho sempre pensato che la moda sia più che l’industria dell’apparire un vero e proprio strumento culturale e del ‘ben vivere’ – dice Matteo Marzotto –. Il ricordo così affettuoso di Anna Piaggi è il contributo che noi tutti in MinervaHub vogliamo dare al bello e ben fatto italiano”.
Dopo Milano Unica questa interessante esposizione che rappresenta un unicum culturale sarà ospitata anche a Lineapelle dal 25 al 27 febbraio prossimo, altra fiera internazionale frequentata da imprenditori, buyer e stilisti, con focus particolare sugli accessori e sull’abbigliamento in pelle. Interessantissime le interviste e i video raccolti da Daniela Fedi a Parigi a personaggi importanti come lo stilista Jean Charles de Castelbajac e al grande creatore mdi cappelli Stephen Jones.