Londra, 11 settembre 2023 – La notizia è arrivata stasera improvvisa, a chiusura delle borse. La maison Alexander McQueen e il direttore creativo Sarah Burton hanno annunciato la fine della collaborazione durata due decenni, per la precisione 26 anni. La sfilata Primavera-Estate 2024, che si terrà a Parigi il 30 settembre, sarà l’ultima di Sarah e segnerà la conclusione di una partnership di enorme successo, iniziata nel maggio 2010, quando Burton è diventata – appunto – direttore creativo dopo aver lavorato al fianco di Lee Alexander McQueen (morto suicida proprio quell’anno, amico di scuola e di vita) per oltre 13 anni.
Brava, bravissima, la stilista inglese, donna tenace e semplice nel senso più bello di questo termine, sposata, madre, designer che conosce profondamente i segreti delle tessuti, dei tagli, della sartoria che mette sempre al servizio della sua creatività. Molto amata anche dalla critica di moda proprio per questo e per il rispetto che ha sempre portato al brand lanciato da Lee Alexander subito dopo aver preso il diploma insieme al Central Saint Martin’s College e aver iniziato a gettare le basi della griffe partendo dal nulla e ottenendo subito un grande successo. Sfilate magnifiche e immaginifiche quelle di McQueen con il fondatore e con Sarah che ne è stata l’erede geniale e rispettosa del Dna. Lui morì nel febbraio 2010, lei ne ha preso il posto pochi mesi dopo e a settembre la prima sfilata da direttrice creativa, grazie al coraggio di Pinault e alla tenacia con la quale da allora ha sempre sfilato a Parigi e nel mondo.
Ora punto e a capo e non sarà facile per la griffe continuare senza di lei che è stata così a lungo direttore creativo senza bizze, dispetti, chiacchiericci, ombre, un caso rarissimo di buona educazione e immenso talento nella storia dello stile.
Da quando ha preso la guida della maison, Sarah Burton ha sviluppato collezioni acclamate dalla critica, affermandosi come designer universalmente riconosciuta. Durante i 13 anni alla direzione creativa del marchio, Sarah Burton ha portato la casa di moda britannica a raggiungere incredibili traguardi grazie alla sua visione e creatività eccezionali.
Gianfilippo Testa, ceo di Alexander McQueen, ha detto subito dopo l’annuncio: "Vogliamo esprimere la nostra immensa gratitudine a Sarah per aver scritto un capitolo fondamentale della storia della maison Alexander McQueen. Il contributo di Sarah negli ultimi 26 anni lascerà un segno indelebile." Non si tira indietro nei complimenti e nella considerazione nemmeno Francois Henri Pinault, presidente e ceo di Kering. "Sono immensamente riconoscente a Sarah e desidero ringraziarla personalmente per il suo lavoro degli ultimi vent'anni, prima al fianco di Lee Alexander McQueen, quando il ruolo di Sarah è stato funzionale al suo successo, e poi come Direttore Creativo dal 2010. Attraverso la sua esperienza, sensibilità e talento, Sarah ha continuato a far evolvere l'espressione artistica di questa maison iconica. Ha preservato e portato avanti l'eredità di Lee, l'attenzione ai dettagli e la visione unica, aggiungendo il suo tocco personale e assolutamente creativo."
Ora è partito già il totonomine per gli addetti ai lavori, incoraggiato anche dalle considerazioni di lode di questi importanti saluti, prime su tutti le parole del magnate del lusso Pinault che recentemente ha acquistato dal Fondo Sovrano del Qatar la maison Valentino, ora per il 30% e poi entro il 2028 per il 100%. Dove andrà ora Sarah, che ricordiamolo ha disegnato e realizzato l’abito da sposa di Kate Middleton nell’aprile 2011, un capolavoro reale di cui la principessa del Galles va molto fiera.
Calma e gentile anche la dichiarazione della Burton su questo suo addio inatteso, lei migliore amica di Lee Alexander, mentore dei suoi insegnamenti al suo team interno costituito di persone eccellenti che con lei hanno un rapporto quasi famigliare: “Sono orgogliosa di tutto ciò che ho fatto e del mio incredibile team in Alexander McQueen. Loro sono la mia famiglia – ha detto la Burton – e questa è stata la mia casa negli ultimi 26 anni. Voglio ringraziare Francois-Henri Pinault per aver creduto in me e avermi offerto questa straordinaria opportunità. Soprattutto, voglio ringraziare Lee Alexander McQueen. Mi ha insegnato moltissimo e gli sarò eternamente grata. Guardo con ottimismo al mio futuro e porterò sempre con me questi anni meravigliosi.”
La nuova organizzazione creativa della maison sarà annunciata a tempo debito. Chi scrive ipotizza un futuro sempre all’interno del Gruppo Kerign, magari con Balenciaga che ha bisogno di nuova gloria creativa.