Giovedì 21 Novembre 2024
ALEX LUNG
Meteo

Uragani, allarme per il 2024: rischio record di tempeste nell'Oceano Atlantico

Le previsioni della Noaa secondo quanto riporta Bbc News. Tra le cause della "stagione straordinaria" c'è il riscaldamento globale, che rende le acque più calde e le piogge più violente

Bologna, 24 maggio 2024 - Una stagione degli uragani straordinaria, con tempeste più forti e innumerevoli danni come conseguenza: è questa l'infelice previsione della National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa). Lo riporta Bbc News. Al centro di questo allarme - che si estende da giugno a novembre di quest'anno - c'è l'Oceano Atlantico.

Allarme uragani per il 2024
Allarme uragani per il 2024

Gli uragani e il cambiamento climatico

Normalmente, per questa stagione sono attesi circa 13 uragani, di cui tre di forte intensità. Nei prossimi mesi, secondo la Noaa, i fenomeni di questo tipo potrebbero essere addirittura il doppio: fino a 25 tempeste, di cui 4-8 particolarmente violente. Una delle principali cause è da ritrovarsi nel cambiamento climatico: sebbene non sia dimostrata la sua correlazione con l'aumento del numero degli uragani, è comprovato che negli anni abbia comportato una maggiore umidità dell'aria e quindi una crescita significativa delle piogge, rendendo le tempeste più violente.

Il fenomeno El Nino

Altra ragione dietro alla "stagione straordinaria" è il fenomeno El Nino, che sta volgendo al termine. Si tratta del periodico e naturale riscaldamento dell'Oceano Pacifico in prossimità dell'America Meridionale, che avviene in media ogni cinque anni. La sua fine dovrebbe anticipare l'avvento di un altro evento atmosferico, La Nina, che crea le condizioni perfette per la formazione di uragani nell'Atlantico.

Oceano sempre più caldo

Infine, a contribuire sarà anche la temperatura delle acque dell'oceano, più alta rispetto al passato: il calore fornisce più energia, permettendo alle tempeste di raggiungere agevolmente le coste.

Secondo i dati di Bbc News, è probabile che la stagione 2024 sarà simile a quelle del 2005 e del 2020, che hanno registrato quello che finora è il record di grandi uragani, ovvero sette.