Roma, 25 luglio 2023 – Supercelle e downburst stanno entrando nel nostro immaginario collettivo come sinonimi di megatemporali ma che significano questi termini tecnici? E perché questi fenomeni colpiscono con così tanta forza il nostro Paese? Ce lo spiega
Elenio Avolio, fisico dell’atmosfera dell’Isac Cnr (l'Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche).Dottor Avolio perché il nord Italia sta sperimentando in questi giorni fenomeni meteo estremi?
“Perché proprio lì, nel nord Italia, in Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna si verifica uno scontro di masse d'aria di diversa natura e provenienza e di diversa temperatura. Da un lato un forte, caldo anticiclone nordafricano dall’altro delle correnti più fresche che vengono dall’Atlantico. Dallo scontro di queste masse d’aria nasce l’instabilità che produce fenomeni diversi come supercelle, downburst, tornado/trombe d’aria, fenomeni diversi ma che possono essere strettamente connessi. In questi giorno l’Italia è di fatto divisa in due, con il Sud sotto stretto controllo dell’anticiclone africano e il nord che è vittima allo scontro di masse d’aria calda e fredda”.
Cosa sono le supercelle?
“Una supercella è una cella temporalesca di grosse dimensioni, anche decine di chilometri, ha dei cumulonembi di grosse dimensioni, facilmente individuabili, e sono caratterizzati di correnti calde ascendenti e fredde discendenti. All’interno hanno una bassa pressione, quindi vengono definite strutture cicloniche. Le supercelle sono caratterizzate dalla presenza di forti precipitazioni, che possono assumere sia la forma di piogge ma anche grandine, anche di grossa dimensione come abbiamo visto negli ultimi giorni. Spesso strettamente legati alla supercella sono una forte attività elettrica, quindi fulmini, e spesso anche tornado, un vortice di forti correnti rotazionali ascendenti, che in Italia sono trombe d’aria o trombe marine. Diciamo le supercelle sono dei temporali estremamente potenti, con molta energia”.
Cosa è invece il fenomeno del downburst?
“E’ molte legato alle supercelle, anche se ci possono anche essere dei casi in cui ne è distinto. E’ viene spesso confuso con le trombe d’aria e i tornado e in effetti per i danni che provoca, può essere paragonato a un tornado. Si tratta sostanzialmente di un forte vento causato da una importante corrente discendente, dall’alto verso il basso, accompagnato spesso da precipitazioni piovose e grandine che richiamano dall’alto ulteriore aria fresca e secca che poi si propaga in tutte le direzioni”.
Da dove originano le ondate di calore di questi giorni?
“Dalla masse d’aria anticicloniche che salgono dall’Africa e che sempre più frequentemente salgono alle nostre latitudini. Eravamo abituati alla presenza dell’anticiclone delle Azzorre, sull’atlantico, che ora spesso sale più a nord schermandoci dalle correnti fresche atlantiche mentre dal nordadfrica sale direttamente un anticiclone che si piazza sul Mediterraneo spesso per più giorni, determinando delle vere e proprie ondate di calore. Quando l’anticiclone africano si scontra con masse d’aria più fredda, si creano i fenomeni che dicevamo”.
Come proteggersi?
“Serve una cultura delle emergenze. Le previsioni stanno funzionando direi molto bene, le allerte non mancano. Seguire un sito istituzionale come quello della Protezione Civile, ad esempio, consente di avere il quadro della situazione delle instabilità e di essere ben consapevoli dei potenziali rischi nel proprio territorio”.