Roma, 25 aprile 2024 – Meteo sulle montagne russe, tra freddo scandinavo e caldo africano e ritorno. In due parole, choc termico. “In alcune zone come Sardegna, Puglia e Sicilia si potranno toccare anche i 30 gradi”, anticipa Bernardo Gozzini, direttore del laboratorio Lamma, che fa monitoraggio ambientale per il Cnr.
Choc termico, che cos’è
“Domenica, lunedì e martedì prossimi saranno le giornate più calde – spiega l’esperto -. Non è escluso che si raggiungano i 30 gradi, soprattutto in alcune aree del Paese”. Choc termico, appunto. Per spiegare il concetto lo scienziato fa riferimento a un’immagine molto diretta, “in poche parole, sembra di stare sulle montagne russe. L’effetto è lo stesso di chi si tuffa in una piscina piena di ghiaccio partendo da temperature miti”. Lo choc termico descrive proprio questo, un calo o un aumento repentini di temperatura. Gli effetti che provoca su ambiente e persone sono negativi, “per la difficoltà ad adeguarsi – è la didascalia di Gozzini – soprattutto per anziani e bambini, che hanno un sistema di termoregolazione usurato da una parte e ancora giovane e non sviluppato dall’altra”.
Meteo, la mappa
Qual è la vera anomalia
La primavera da sempre è caratterizzata “da cambiamenti di temperature, anche repentini – ragiona l’esperto del Cnr -. Nemmeno la neve è anomala, è capitato anche a maggio. Quest’anno però le quantità non sono state indifferenti, all’Abetone ad esempio sono caduti oltre 50 centimetri. Ma la vera anomalia è rappresentata dai 30 gradi”.
Ecco come si spiega la velocità di cambiamento
Il cambiamento climatico ha una responsabilità nello choc termico? “Sicuramente lo incrementa – risponde Gozzini -. Il balzo repentino è dovuto prima di tutto alla circolazione della atmosfera che permette una discesa di aria artica, aprendo un varco nell’anticiclone”.
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