Giovedì 21 Novembre 2024

Previsioni meteo, venerdì nuovo peggioramento. Tanta neve sulle Alpi

Anche mezzo metro di manto fresco sopra i 1.500 metri di quota. Clima pazzo, i numeri della Coldiretti: 478 trombe d'aria nel 2018 (+121%)

3bmeteo.com, le previsioni del tempo per venerdì

3bmeteo.com, le previsioni del tempo per venerdì

Roma, 21 novembre 2018 - Italia nel pieno della fase autunnale (in diverse zone invernale), anche se al Sud le temperature volano a 20 gradi. Le previsioni meteo dei prossimi giorni annunciano, dopo una breve pausa, ancora pioggia e neve. Ilmeteo.it sottolinea che l'Italia continua ad essere inserita in un flusso di correnti instabili che a volte generano vortici ciclonici che provocano ondate di maltempo. Gli esperti spiegano che le piogge riguarderanno il Nord Ovest e tutte le regioni tirreniche fino alla Calabria, e poi la Sardegna occidentale. Giovedì pausa più asciutta, mentre venerdì arriverà una perturbazione. Da venerdì infatti tempo in rapido peggioramento su tutto il Nord, la Toscana e l'Umbria con piogge via via più diffuse. La neve tornerà a cadere moderata sulle Alpi occidentali sopra i 1.000 metri di quota, dai 1.200-1.400 metri dei rilievi del Triveneto. Antonio Sanò, direttore ilmeteo.it, avvisa che il maltempo si accentuerà nel corso del weekend quando una serie di vortici ciclonici si insedieranno sul mar Tirreno facendo peggiorare fortemente il tempo al Centro Sud con nubifragi attesi sul Lazio e sulla Campania. Sanò annuncia inoltre che anche l'avvio della nuova settimana sarà martoriato dal maltempo.

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"Sulle Alpi anche mezzo metro di neve fresca"

Anche il meteorologo di 3bmeteo.com Andrea Vuolo conferma la tendenza: "Sull'Italia insisterà per tutto il fine settimana un flusso di correnti umide e instabili dai quadranti meridionali, che favorirà nuvolosità diffusa e piogge soprattutto al Nord e tirreniche; più asciutto sul versante adriatico, pur con occasionali fenomeni possibili". Focus su dove cadranno i fiocchi bianchi: "Proprio venerdì la perturbazione che raggiungerà l'Italia causerà nevicate diffuse sulle Alpi a quote medie, anche copiose tra Piemonte, Valle d'Aosta orientale, Lombardia e Veneto: su questi settori saranno possibili accumuli anche di mezzo metro di neve fresca sopra i 1.500-2.000 metri di quota; tra Piemonte e Lombardia occidentale la quota neve si aggirerà mediamente intorno ai 1.000-1.300 metri, sopra i 1.400-1.600 metri su Lombardia orientale e Veneto, in generale rialzo nel corso di sabato". Buone notizie almeno per gli amanti dello sci, in prospettiva.

RADDOPPIANO LE TROMBE D'ARIA - Il 2018 si conferma, sul fronte del clima, un anno davvero pazzo. E lo confermano anche i numeri. Da gennaio a oggi sono state 478 le trombe d'aria in Italia, più del doppio (+121%) di quelle registrate nello stesso periodo dell'anno scorso. E' quanto emerge da un'analisi di Coldiretti al su dati Eswd, l'anagrafe europea degli eventi meteo estremi che ha registrato in Italia oltre mille fenomeni nel 2018 fra tornado, bombe d'acqua, tempeste di fulmini, valanghe e bufere di neve. L'ultima ondata di maltempo conferma dunque anche nella Penisola la tendenza ai cambiamenti climatici che - sottolinea la Coldiretti - si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo.

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L'eccezionalità degli eventi atmosferici - precisa la Coldiretti - è ormai diventata la norma. Gli effetti si fanno sentire nelle città e nelle campagne dove nel 2018 si contano fino ad ora - stima la Coldiretti - danni per oltre 1,5 miliardi di euro tra coltivazioni distrutte, alberi sradicati, serre distrutte, edifici scoperchiati, aziende allagate, smottamenti e frane. L'Italia si colloca - continua la Coldiretti - tra i dieci Paesi più colpiti al mondo per alluvioni, siccità, tempeste, ondate di calore e terremoti che negli ultimi venti anni hanno provocato perdite al Belpaese per 48,8 miliardi di euro secondo dati Unisdr, l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di disastri naturali. Una situazione che - conclude la Coldiretti - conferma l'esigenza per il Paese di porsi in prima fila nelle politiche di contrasto ai cambiamenti climatici che mettono a rischio la sicurezza della popolazione, specie ed ecosistemi, la produzione agricola e le altre attività economiche.

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