Roma, 11 novembre 2018 - Settimana particolare sul fronte meteo. Le previsioni del tempo annunciano infatto una situazione di caldo anomalo sull'Italia (ma non ovunque, a causa del ritorno della nebbia). Temperature sopra le medie stagionali in questi ultimi giorni, complici i venti meridionali caldi e umidi. A partire da domani - dice Ilmeteo.it - l'Italia sarà conquistata da un moderato campo di alta pressione africana, e la colonnina di mercurio subirà un'ulteriore impennata. Attenzione però - avvertono gli esperti - l'anticiclone non garantirà per tutti clima mite e soleggiato. Da domani assisteremo infatti a un rialzo termico piuttosto evidente e anomalo per il periodo, soprattutto al Centro Sud, dove non sarà raro toccare i 22-23 gradi a Roma, Napoli, Bari, mentre al Nord i valori termici potranno salire fino a 20 gradi, ma non sulle zone di pianura del Nord.
In Pianura Padana nebbia e smog
Questo perché il ristagno dell'aria fredda nei bassi strati dell'atmosfera, in presenza di un moderato campo di alta pressione, in una zona chiusa come la Pianura Padana, provoca di fatto la comparsa della nebbia. L'anticiclone poi, con il passare dei giorni, tende ad invecchiare sempre più e l'aria fredda staziona a lungo nei bassi strati, restandovi per tutta la giornata. Questo accadrà soprattutto, spiegano gli esperti, nella Pianura Padana e in quella Veneta, dove il sole difficilmente riuscirà a fare capolino tra la spessa coltre nebbiosa e i valori termici a Milano, Bologna, Padova, Rovigo, ad esempio, non supereranno i 14-15 gradi. Pertanto, farà più caldo al Centro Sud e lungo i rilievi rispetto alle zone pianeggiati del Nord.
3bmeteo.com rileva che "in Valpadana tenderanno inoltre a ristagnare smog e inquinanti, con qualità dell'aria in deciso peggioramento".
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L'ipotesi della svolta fredda dal 20 di novembre in poi
Ilmeteo.it ipotizza una svolta fredda a partire dal 21 di novembre. "Analizzando gli ultimi aggiornamenti provenienti dal Centro Europeo per le previsioni a medio termine, possiamo cogliere interessanti segnali circa una probabile irruzione siberiana". Meglio però su questo punto seguire gli aggiornamenti.
#meteo CONFERMATO dopo metà #Novembre arriva l'#invernohttps://t.co/5C1A6zt4rL
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Va detto comunque che anche 3bmeteo parla di "possibili scenari più freddi dal 20 novembre" con "la discesa di masse d'aria fredda di estrazione artico-continentale in moto retrogrado verso gran parte dell'Europa orientale". Intanto, una settimana di nebbia e smog.
"Maltempo, gli eventi estremi si possono ripetere"
Intanto si continua a parlare dell'ondata di maltempo che ha colpito l'Italia nelle scorse settimane. "Per quanto abbia le caratteristiche di una situazione estrema e fortunatamente rara, ha elementi che corrispondono al quadro prodotto dal cambiamento climatico, e che pertanto si possono ripetere, anche se ovviamente non si può dire quando", dice all'Adnkronos è il climatologo del Cnr, Massimiliano Pasqui. "Alcuni aspetti di quel tipo di eventi, come intensità delle piogge o del vento sono caratteri che, per quanto si sia trattato di un evento contestualizzato che è durato pochi giorni, saranno sempre più evidenti in situazioni future. E' chiaro - precisa - che non si può dire quando si ripresenteranno, ma bisogna sempre inquadrare un evento meteo dal punto di vista climatico e capire quanto assomiglia a quello che ci si può aspettare da un clima modificato".
"Caratteri emergenti del cambiamento climatico"
"Avere precipitazioni intense, come tempeste di vento, è un aspetto che corrisponde a quello che noi sappiamo essere il cambiamento climatico, è il carattere di uno specifico evento meteo che però si allinea sui caratteri emergenti del cambiamento climatico - osserva Pasqui -. Non è detto che ogni anno si debbano vivere situazioni estreme, ma questo tipo di evento meteorologico ha dentro alcuni aspetti che ricalcano gli aspetti più frequenti del clima che è cambiato. Poi è chiaro che la gestione del territorio è parte integrante della realtà che vediamo quindi - avverte il climatologo - non possiamo rimandare: più lasciamo che il tempo vada avanti e meno cose potremo fare in futuro".
Allerta arancione per la piena del Po
E il fiume Po è ancora sorvegliato speciale per la propagazione della piena. Resta per oggi l'allerta arancione nella pianura emiliana orientale e sulla costa ferrarese per criticità idraulica. Nel Ferrarese, comunicano l'Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile per l'Emilia-Romagna e Arpae, la piena transiterà nella giornata di lunedì, 12 novembre, con livelli superiori alla soglia 2 (criticità moderata, ndr).
📌📑#AllertaMeteoER 4 - Aggiornamento su #Piena del fiume #Po. Il colmo atteso in serata a #Pontelagoscuro, valori oltre soglia 2, e così tra #Borgoforte e il mare #Adriatico fino a domani e poi fino al tratto terminale e il delta del Po. Segui su AIPo https://t.co/CbNKD48Aqp pic.twitter.com/sJEim5CiIF
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#AllertaMeteoER ARANCIONE per criticità #idraulica da 00:00 12/11/2018 a 00:00 13/11/2018 https://t.co/aKj1btoWIT#12Novembre #AllertaARANCIONE pic.twitter.com/o43lWwAW7O
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