Roma, 24 dicembre 2023 – Temperature che ricordano maggio, in particola nel Nord Italia. Sarà un Natale dunque non solo senza neve, ma con clima mite e tempo stabile tipici di altre stagioni. Correnti di Foehn e Garbino hanno favorito ieri temperature massime da record, con picchi di 25 gradi in Piemonte. E mancano ancora molti giorni a una vera inversione di rotta.
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Il caso del Piemonte
In Piemonte, riferisce l'Arpa, ieri 105 termometri della rete (pari a quasi il 30% del totale) hanno stabilito il primato di temperatura massima dal momento della loro installazione. Il picco più elevato è stato registrato a Cumiana (Torino) con 25,2 gradi. Anche a Bra (Cuneo), Treiso (Cuneo) e Villanova Solaro (Cuneo) la temperatura massima giornaliera ha superato la soglia 'primaverile’ dei 25 gradi. A Torino-Giardini Reali resiste invece il record di 21,6 stabilito il 22 dicembre. Nel corso della giornata la temperatura media è stata di 11,4 gradi, 9 al di sopra della norma del periodo, a fronte dei 10,1 del 22 dicembre.
La grande alta pressione
Centro Meteo Italiano spiega che "un campo anticiclonico disteso dal vicino Atlantico al Mediterraneo centrale, abbraccia anche Francia e Penisola Iberica, dove ritroviamo i valori massimi pressori al suolo pari a 1027 hPa.
Il tempo della Vigilia
Per il giorno della Vigilia, 24 dicembre – dice Centro Meteo Italiano - punte massime ancora fino a 20 gradi con picchi di 21/22 gradi sui settori pedemontani dell'Emilia-Romagna, Abruzzo, Marche, Molise, Puglia e settori ionici; possibili punte di 20 gradi anche tra torinese e cuneese, nonché sulle Prealpi lombarde. Temperature più contenute sui settori tirrenici e Triveneto, ma sempre miti per il periodo.
Natale e Santo Stefano
"L'indebolimento progressivo dell'alta pressione e l'attenuazione dei forti venti di Foehn e Garbino - aggiunge il Cmi - favoriranno un progressivo calo delle temperature. Tuttavia, almeno fino al weekend si manterranno al di sopra delle medie del periodo con le festività natalizie che trascorreranno piuttosto miti da nord a sud con valori massimi che tra Natale e Santo Stefano raggiungeranno ed in alcuni casi supereranno i 15 gradi al Centro Sud ed Isole".
La svolta di Capodanno
Un reale cambio di circolazione atmosferica si intravede solo per fine anno. “Gli ultimi aggiornamenti dei modelli iniziano a fiutare dei movimenti interessanti con l'arrivo di una perturbazione in discesa dal Nord Europa sospinta da aria fredda ed instabile; largo quindi ad un vero e proprio sblocco atmosferico”, scrive ilMeteo.it. "Se ciò venisse confermato – scrivono gli esperti sul sito – è lecito attendersi proprio per la notte di San Silvestro il ritorno in grande stile delle precipitazioni localmente anche molto intense. Da valutare poi la possibilità di nevicate, tutto dipenderà dal freddo in ingresso”.
Una serie di fronti dall’Atlantico
Anche 3bmeteo afferma che “tra il 29 dicembre e San Silvestro il flusso perturbato atlantico sembra intenzionato ad abbassarsi ulteriormente di latitudine e il tempo si farebbe di conseguenza più dinamico, con il passaggio di una serie di fronti che potrebbero coinvolgere la nostra penisola”. In particolare tra San Silvestro e Capodanno “potrebbe essere la volta di un fronte più organizzato, in grado di dare forse il colpo di grazia alle ultime roccaforti anticicloniche sull'Europa centro-meridionale”. Non resta che attendere e tenersi aggiornati.