Roma, 25 dicembre 2024 – Anticiclone, per buona parte delle feste, poi ipotesi gelide per l’Epifania: questa in sintesi la tendenza meteo per i prossimi giorni e per l’inizio del nuovo anno.
Partendo dalla fine, secondo la linea tracciata da IlMeteo.it: un'ampia massa d'aria gelida, proveniente dalla Scandinavia e dalla Russia, potrebbe puntare l'Europa centrale e raggiungere l'Italia nei primi giorni di gennaio. Temperature sotto la media, con possibili minime fino a -5°C anche in pianura, segnalano gli esperti. Contemporaneamente, una perturbazione proveniente dall'Atlantico, spinta da correnti fredde e instabili, potrebbe interessare dapprima l'Europa occidentale e poi l'Italia, tuffandosi dalla Porta del Rodano. La combinazione di aria gelida e perturbazioni potrebbe portare a condizioni meteo molto variabili e a precipitazioni anche nevose a quote basse, in particolare al Centro Nord.
In sostanza “si completerebbe una manovra a tenaglia con lo Stivale stretto tra il gelo da una parte e l'ingresso perturbato dall'altra – si legge in un articolo di IlMeteo.it – . Se ciò dovesse verificarsi (ma i dubbi sono d’obbligo, vista la distanza temporale è più corretto parlare di tendenza e non di previsione in senso stretto), non è escluso che si possa formare una ciclo-genesi proprio tra il mar Ligure e il Tirreno in grado di provocare tante precipitazioni a partire dal Centro-Nord”.
E quindi attenzione, perché, “date le temperature molto fredde che caratterizzeranno verosimilmente l'Italia in quel momento, per via anche di un cuscino padano in grado di "raccogliere" e mantenere l'aria gelida, potrebbe tornare la neve per più giorni, fino in pianura”, spiega ancora il sito.
Venendo invece ai giorni tra Natale e Capodanno. 3bmeteo spiega che "andrà gradualmente allontanandosi verso il Mediterraneo orientale il vortice responsabile delle condizioni di instabilità che si attardano nella giornata di Natale al Sud e sul medio Adriatico.
Il tempo migliorerà già per Santo Stefano, con i fenomeni che si faranno sempre più sporadici sulle regioni meridionali e si saranno ormai esauriti sull'Adriatico centrale. Sul resto d'Italia si osserverà già la rimonta dell'anticiclone che piazzerà i suoi massimi sull'Europa centrale, coinvolgendo anche il Centro-Nord Italia. Il tempo si stabilizzerà ulteriormente nei giorni successivi, anche le estreme regioni meridionali verranno lambite da un blando impulso di origine balcanica che manterrà una lieve variabilità”.
Insomma, giorni di quiete prima della tempesta? Possibile, ma meglio tenersi aggiornati.