Roma, 18 febbraio 2023 - La primavera anticipata che l'Italia sta respirando ha i giorni contati. Nessuno scossone fino a Martedì grasso, ma da giovedì della prossima settimana - secondo i modelli matematici degli esperti - dovrebbe arrivare una svolta meteo importante. Un ribaltone con pioggia e neve che darà ristoro a diverse zone del nostro Paese alle prese con la siccità.
Secondo iLmeteo.it, dal 23 febbraio un'area di bassa pressione, collocata nei pressi delle Isole Britanniche, potrebbe riuscire a pilotare correnti instabili e più fredde fin verso il bacino del Mediterraneo. Se il quadro dovesse essere confermato è lecito "attendersi precipitazioni a partire dal Nordovest, che potrebbero estendersi ad altri settori nei giorni successivi. Visto il calo delle temperature potrebbe tornare anche la neve, a tratti abbondante, sull'arco alpino fino a quote medio-basse".
Per 3Bmeteo sono due le possibili ipotesi per la prossima settimana, entrambe però foriere di pioggia soprattutto a Nord. La prima ipotesi, quella al momento più plausibile dicono gli esperti, "propone una saccatura fredda alimentata da correnti artiche decisa ad entrare sul Mediterraneo dalla Francia con un vortice di bassa pressione che andrebbe a formarsi sul Golfo del Leone". In questo caso arriverebbero piogge abbondanti, temporali e nevicate fino a quote basse o collinari sulle regioni centro settentrionali. In una prima fase il Sud sarebbe interessato dall'alta pressione ma successivamente tra il 26 e il 27 vedrebbe un deterioramento delle condizioni meteo. "Le temperature diminuirebbero per portarsi sotto media soprattutto al Nord e al Centro".
Più mite la seconda ipotesi che prevede la saccatura fredda puntare su Europa occidentale con un vortice sulla Spagna o sul Golfo di Biscaglia. "L'Italia sarebbe interessata da un richiamo umido e mite a componente anticiclonica sulle regioni meridionali, a curvatura ciclonica al Nord soprattutto al Nordovest che vedrebbe molta pioggia". Le temperature si abbasserebbero solo relativamente e solo al Nord.
Quale che sia l'ipotesi che prevarrà per la nostra penisola si preannuncia comunque una fase instabile-perturbata.