Sabato 21 Dicembre 2024

Perché l’estate 2024 non arriva. Ancora 10 giorni di attesa?

Ennesima perturbazione in arrivo sull’Italia. Cadrà la neve intorno ai 1.500 metri sulle Alpi. Instabile anche il weekend. Potrebbe andare meglio la prossima settimana. Ma per una vera svolta si dovrà attendere gli ultimi giorni della prima decade di giugno

Roma, 30 maggio 2024 – Maggio termine più o meno come è cominciato, con un intenso passaggio perturbato sull’Italia. Ancora una volta nel mirino in particolare le regioni settentrionali che tra giovedì 30 e venerdì 31 maggio vedranno un blitz temporalesco con fenomeni localmente anche a carattere di nubifragio. Precipitazioni possibili anche al Centro Sud, specie settori tirrenici, ma più sporadiche e meno intense.

Aspettando l’estate

Anche l’inizio di giugno vedrà lo stesso copione: nel weekend una vasta circolazione depressionaria distesa tra Europa e Mediterraneo manterrà le condizioni meteo molto instabili. Secondo gli ultimi aggiornamenti del Centro Meteo Italiano, solo sul finire della prima decade di giugno si prevede un campo di alta pressione in rimonta con clima più estivo per l'Italia.

Meteo: gli allagamenti del 15 maggio scorso in Lombardia (foto Ansa)
Meteo: gli allagamenti del 15 maggio scorso in Lombardia (foto Ansa)

Le aree nel mirino del peggioramento

Antonio Sanò, di ilMeteo.it, comunica che in queste ore sta già piovendo su Lombardia e Triveneto, me nel corso della giornata le precipitazioni, spesso temporalesche, interesseranno anche il resto del Nord e pure le regioni adriatiche centrali (soprattutto le Marche). Ma la fase clou della perturbazione transiterà nelle prime ore di venerdì quando in Lombardia si potranno verificare dei nubifragi che si incammineranno verso il Triveneto centro-settentrionale entro il pomeriggio e l’Emilia occidentale.

L’aria polare e il ritorno della neve

La perturbazione sarà sospinta da intensi venti meridionali, di Libeccio sul reparto occidentale e di Scirocco su quello orientale e inoltre sarà alimentata da aria fredda polare. Sarà quest’ultima componente che provocherà un crollo delle temperature soprattutto sulle Alpi dove tornerà a cadere la neve a quote fin verso i 1500-1600 metri nel reparto dolomitico e lombardo orientale. Sotto il profilo termico il maltempo provocherà una diminuzione di 5-6 gradi sulle regioni settentrionali, mentre i caldi venti meridionali faranno aumentare le temperature sul versante adriatico e al Sud con picchi superiori ai 30 gradi in Sicilia e fino a 26-27 gradi lungo le coste adriatiche.

La prossima settimana

Il fronte perturbato abbandonerà l’Italia nella giornata di venerdì regalando così una prima parte del weekend decisamente soleggiata. Per domenica invece è atteso l’arrivo di un nuovo fronte nuvoloso carico di altri temporali. IlMeteo.it segnala speranze di tempo più stabile, soleggiato e caldo soltanto dalla prossima settimana, ma avverte che la distanza temporale è troppa per poter confermare questa tendenza.

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