Roma, 9 novembre 2024 - Confermate le previsioni meteo dei giorni scorsi: l’inverno si sta per affacciare sull’Italia. Le temperature miti hanno i giorni contati perché nella prossima settimana sono attesi pioggia, vento, neve in collina e un diffuso calo termico. L’estate di San Martino quest'anno, coincide in realtà con la svolta invernale. Le previsioni del meteorologo Mattia Gussoni, del sito ilMeteo.it, secondo le quali da martedì 12 novembre "lo scenario meteo italiano cambierà totalmente". Si prevede comunque un fine settimana "ancora mite e in parte soleggiato", con massime fino a 25 gradi in Sardegna e Sicilia, 23 gradi a Reggio Calabria e Taranto, 21 gradi a Roma e Napoli. Ma sono gli ultimi colpi di coda del caldo fuori stagione.
La neve sugli Appennini
I primi segni di cambiamento sono comunque attesi nella Pianura Padana con nebbie notturne e piogge in Sardegna e Sicilia e localmente lungo la costa tirrenica. Per lunedì 11 novembre si prevede un "leggero calo delle temperature con venti moderati orientali" e ancora piogge al Sud. Martedì 12 invece sarà il giorno dell’irruzione fredda, con un calo delle temperature massime di 7-8 gradi e le prime nevicate oltre i 1.400 metri su Alpi e Appennini, vento in rinforzo e presenza di due minimi di bassa pressione, uno al Sud e uno al Nord.
L’unione di due basse pressioni
Mercoledì 13 e giovedì 14 sono attesi vento, piogge e neve fino a 1.200 metri di quota sulle regioni settentrionali, localmente anche a quote inferiori. E' possibile che le due aree di bassa pressione presenti a Sud e al Nord si incontrino sul Mar Tirreno Centrale, provocando "forti tempeste di vento" accompagnate da "piogge consistenti".
Il sito Meteored segnala il rischio di pesante maltempo. “Le Isole Maggiori – si legge – si troveranno a fare i conti con l’ennesima depressione in quota bloccata, che potrebbe causare piogge abbondanti, ma anche fenomeni meteorologici estremi. La persistenza di questa depressione, fra il Canale di Sardegna e il settore più occidentale del basso Tirreno, causa l’azione del solito blocco anticiclonico ad Est, continuerà a veicolare aria molto umida, prevalentemente con venti di scirocco e levante”, che renderanno instabile la troposfera.
Le aree nel mirino
Gli esperti avvertono che “le precipitazioni si verificano in aree localizzate dove si presenteranno i meccanismi di sollevamento della massa d'aria e condensazione del vapore acqueo e quindi prevalentemente su locali linee di confluenza innescate da piccoli vortici e dall'interazione dell’orografia locale, con il flusso sinottico orientale”. Al momento il rischio più marcato “è per le aree della Sicilia occidentale e meridionale, mentre da martedì la possibilità di nubifragi ed eventi estremi di pioggia sarà maggiore proprio sulla Sicilia orientale, soprattutto fra Catanese e Messinese”.