Modena, 15 aprile 2024 – Mentre nel weekend tanti si sono goduti le temperature quasi estive di questi giorni, temperature che confermano l’avanzare di una situazione segnata da improvvisi cambiamenti climatici e dall’inarrestabile innalzamento, meteorologi e climatologi già guardano oltre la contingenza per capire dove porta questa evoluzione del meteo.
Prova a tracciare l’orizzonte di questa incredibile primavera il meteorologo Ampro e divulgatore ambientale Luca Lombroso, tecnico del nostro Osservatorio Geofisico del dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari di Unimore, che ha elaborato un suo modello meteorologico sperimentale, affinato con l’esperienza di tre decenni nel campo della meteorologia e basato sui modelli globali e locali.
Lombroso cosa ci aspetta per i prossimi giorni?
"Più o meno la situazione sarà simile da Bologna a Parma e in parte Piacenza, e nella bassa pianura emiliana".
Nessuna novità dunque. Il caldo insisterà?
"No. Ci aspetta un cambiamento repentino! Dopo un inizio di settimana relativamente caldo, vedremo un drastico sbalzo di temperatura. Addirittura, preparatevi perché la neve farà capolino a quote comprese tra 1000 e 1200 metri, con la possibilità di vedere fiocchi persino a 800 metri in alcune zone!".
Quando accadrà?
"Le prime avvisaglie le avvertiremo già da lunedì con un calo graduale, più brusco mercoledì e ancora più avvertito nelle minime venerdì".
Di quanto sarà il calo?
"Al momento siamo al limite per le gelate tardive. La probabilità di episodi del genere appare molto bassa, dovremmo scamparla ma siamo davvero di fronte ad una situazione al limite. Resta comunque importante monitorare attentamente l’evolversi della situazione".
Paventa si possa scendere sotto i 5°C?
"Sì, ci avvicineremo, ma è ancora prematuro stimare valori precisi specie per la Bassa pianura che - per sua caratteristica - con le sue colture è più a rischio".
Temperature dunque in picchiata. Non è sorprendente?
"Questo fenomeno potrebbe sembrare sorprendente, ma è importante considerare il contesto dei cambiamenti climatici in corso. Mentre il calore attuale potrebbe toccare livelli record, il freddo in arrivo non sarà straordinario. È significativo notare che gli eventi estremi caldi sono diventati sempre più frequenti e predominanti rispetto agli eventi freddi. Inoltre, è importante sottolineare che da ben 10 mesi consecutivi ogni mese ha stabilito un nuovo record come il più caldo mai registrato. Questa tendenza all’aumento delle temperature è una chiara indicazione dei cambiamenti climatici in atto, che richiedono una risposta urgente e responsabile da parte di tutti noi".
Con l’abbassamento delle temperature si torna nella norma stagionale?
"Prima che qualcuno cerchi di strumentalizzare questo repentino cambiamento come argomento di negazione dei cambiamenti climatici, ricordiamoci che l’interpretazione di un singolo evento meteorologico non può mai essere utilizzata per negare la realtà dei cambiamenti climatici su scala globale. Prendiamo questo momento come un’opportunità per riflettere sulla necessità di intraprendere per mitigare gli impatti dei cambiamenti climatici e proteggere il nostro pianeta per le generazioni future".