Roma, 30 ottobre 2023 – Luca Mercalli, 57 anni, climatologo e divulgatore scientifico: piove e crollano i ponti, due nella solo provincia di Parma. Com’è possibile?
“Purtroppo è normale perché parliamo di una quantità d’acqua straordinaria: 1.100 millimetri caduti sull’Appennino Emiliano dal 18 ottobre, 200 dalla mezzanotte di domenica alle 10 di questa mattina. Per dare un termine di confronto, è caduta più della pioggia di un anno intero a Torino”.
"Piogge eccezionali, ecco perché”
Ma come si spiegano questi valori eccezionali? “Le piogge – ricorda Mercalli – derivano dall’evaporazione dell’acqua dei mari. Dopo una lunga estate veramente fuori dalla norma, con settembre e ottobre che sono stati tra i mesi più caldi mai registrati nella storia, il Mediterraneo fornisce quantità extra di vapore. Da qui le piogge straordinarie sull’Appennino emiliano”.
I precedenti disastrosi di Parma
"Ieri l’Arpa dell’Emilia Romagna ha fatto un ottimo lavoro – riconosce il climatologo -. C’era un’allerta rossa. Vuol dire che la Protezione Civile è pronta e le persone devono stare estremamente vigili e non mettersi in situazioni difficili, l’esempio classico è quello di chi osserva i fiumi dai ponti. Una pioggia di questa intensità si era già verificata nel 2019. Ma il precedente davvero disastroso è quello del 13 ottobre 2014, quando l’alluvione a Parma provocò danni enormi”.
Si possono impedire le emergenze?
Bene rispondere alle emergenze, ma la prevenzione? “Bisogna capirsi – è diretto Mercalli -. L’emergenza ci sarà sempre. Illusorio pensare che si possa impedire. Si possono evitare i morti, questo sì. Perché le vittime dipendono dai comportamenti delle persone. Ma non si può sicuramente impedire che una valanga d’acqua provochi danni”.
Che cosa ci aspetta?
E che cosa ci aspetta al Nord nei prossimi giorni? “Pioverà fino al mattino di domani – anticipa l’esperto -. Il 1 novembre ci sarà una pausa, il 2 novembre tornerà il maltempo per almeno una giornata”.
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