Bologna, 20 ottobre 2024 – E’ di nuovo allerta rossa sul territorio dell’Emilia Romagna, dopo l’alluvione che ha colpito le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia. Questa volta non per i temporali – non sono infatti previste precipitazioni rilevanti – bensì per le criticità idrauliche che si stanno registrando in queste ore. A destare particolare preoccupazione sono l’Enza, il Secchia, il Reno e tutti i loro affluenti che hanno superato la soglia 3 di allarme. Le piene degli ultimi due corsi d’acqua sono attese per la giornata di domani nei tratti a valle.
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Criticità idrauliche
Il bollettino, valido dalle 12 di oggi, riguarda le zone Pianura bolognese (province di Bologna, Ferrara e Ravenna), Collina bolognese, Pianura modenese, Pianura reggiana e Pianura reggiana di Po (province di Parma e Reggio Emilia).
Un’allerta arancione è stata diramata per buona parte del resto del territorio regionale: Bassa collina e pianura romagnola, Costa romagnola, Costa ferrarese, Pianura ferrarese, Bassa collina piacentino-parmense e Pianura piacentino-parmense. Per tutte le zone restanti vige l’allerta gialla.
Il rischio idrogeologico
Buona parte del territorio regionale è interessato anche da allerte gialle e arancioni per il rischio idrogeologico. Da questo punto di vista, particolare attenzione deve essere riservata nelle zone della Bassa collina e pianura romagnola, della Collina bolognese, della Collina emiliana centrale (province di Parma, Reggio Emilia e Modena), dell’Alta collina piacentino-parmense e della Bassa collina piacentino-parmense.
Cosa succederà domani
Dalla mezzanotte di domani, lunedì 21 ottobre, è prevista un’allerta arancione per criticità idrauliche nel Bolognese, nel Modenese, nel Reggiano e nel Parmense. Lo stesso grado di allarme per criticità idrogeologiche è stato diramato per la zona della Collina bolognese.
Le parole della presidente Priolo
La presidente facente funzioni della Regione, Irene Priolo, ha parlato di un’ “allerta rossa per i danneggiamenti territoriali, non per i temporali ma per criticità di carattere idrogeologico”. Per quanto riguarda la chiusura delle scuole, la governatrice ha sottolineato di non pensare a un “provvedimento omogeneo” per tutta la Città metropolitana di Bologna, “soprattutto per le scuole d'infanzia e le primarie, che sono localizzate e non comportano lunghi spostamenti”. “Ne parleremo con i sindaci”, ha anticipato.