Roma, 14 ottobre 2024 – Avanti con la parentesi di bel tempo, ma sta di nuovo per cambiare tutto: l’alta pressione uscirà di scena lasciando il posto a una perturbazione atlantica che porterà una nuova ondata di maltempo (che durerò fra l'altro molti giorni). Resta però ancora qualche incognita, soprattutto sul fronte della distribuzione delle piogge e sulle zone che saranno maggiormente colpite.
Sommario
Ultimi giorni di bel tempo
Antonio Sanò, di ilMeteo.it, comunica che dalla giornata odierna e fino a martedì 15 ottobre avremo condizioni di tempo stabile e pure piuttosto mite, con valori oltre i 24-25 gradi specie al Centro Sud e sulle due Isole Maggiori, grazie alla presenza di un campo di alta pressione di origine africana. Da segnalare soltanto un cielo più coperto al Nord tra oggi e domani, anche con possibili piogge modeste soprattutto sulle regioni più occidentali. Insomma, la classica situazione di quiete prima della tempesta.
L’affondo di aria di origine polare
Da mercoledì 16 quando si materializzerà una nuova svolta atmosferica: la causa, spiegano gli esperti, va ricercata nella pulsazione di una vasta depressione (ciclone) in discesa dal Nord Atlantico, sospinta da correnti d'aria fredde ed instabili di origine polare, in grado di pilotare delle perturbazioni dapprima verso l'Europa occidentale e poi anche verso l'Italia. E' lecito attendersi una fase decisamente più dinamica con il ritorno delle precipitazioni a partire dalle regioni del Centro Nord.
Il ciclone sull’Italia
Vista la configurazione sinottica attesa a scala continentale si formerà un ciclone sui nostri mari: si tratta in sostanza di un'area di bassa pressione in grado di innescare una pericolosa fase di maltempo specie tra le giornate di giovedì e venerdì e probabilmente anche nel weekend, con piogge, temporali e nubifragi che questa volta potrebbero interessare in misura maggiore le aree tirreniche centro-meridionali e la Sicilia. Va ricorda che l’isola è alle prese con una siccità lunghissima, la pioggia potrebbe quindi portare sollievo alle riserve idriche ormai agli sgoccioli, se non esaurite in molte aree della Regione.
I dubbi sui dettagli
3bmeteo scrive sul sito che “non è ancora chiaro il modo in cui questo vortice evolverà in area mediterranea ed è per questo motivo che non siamo ancora in grado di dire dove pioverà di più o di meno ma appare alquanto probabile che si anniderà in una posizione abbastanza vicina da condizionare il tempo su gran parte del nostro territorio”. Comunque, “secondo i cluster meteo, il vortice ha buone probabilità di annidarsi a ovest della Penisola. Se la previsione verrà confermata le piogge più abbondanti potrebbero interessare il Nord da un lato e i settori più occidentali dall'altro con particolare enfasi le Isole maggiori”.
I contrasti tra masse d’aria
IlMeteo.it ricorda inoltre che questo periodo dell'anno risulta spesso piuttosto delicato a causa dei forti contrasti che si vengono a creare tra masse d'aria completamente diverse: gli ultimi caldi da una parte e gli affondi freddi in discesa dal Nord Europa dall'altra.
La mappa di 3bmeteo
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La poca memoria climatica
Edoardo Ferrara, meteorologo di 3bmeteo, segnala che in questi giorni di frequente maltempo al Nord, si sente parlare dell'autunno più freddo degli ultimi 30 anni, ma è veramente così? “Innanzitutto non è ancora possibile fare un bilancio della stagione autunnale, dal momento che siamo ancora nella fase iniziale”, spiega. “Quello che possiamo affermare – afferma – è che sicuramente è un inizio d'autunno 'vecchio stile', ovvero più simile agli anni 80-90, sempre in riferimento esclusivo del Nord Italia. Dopo un avvio di settembre molto caldo e su valori in alcuni casi da record (a Milano registrati 34 gradi il primo settembre), da circa metà dello scorso mese fino ad oggi siamo entrati in una fase spesso piovosa e fresca di matrice atlantica”.
“Dal punto di vista termico siamo di fatto attorno alla media trentennale 1991-2020, o a tratti anche al di sotto (in alcune circostanze di 1-2°C)” - prosegue Ferrara di 3bmeteo.com - “Il punto è che non siamo più abituati a questo tipo di clima e si ha poca memoria climatica: negli ultimi anni infatti sia settembre che ottobre ci hanno abituati a temperature spesso sopra la media, anche di molti gradi e su valori talvolta da piena estate (l'anno scorso ad esempio la prima decade di ottobre ha visto su Milano e tante altre città del Nord temperature fino a 28-30 gradi). Quando dunque si rientra nei ranghi della media climatica, ci sembra che faccia molto più freddo della norma, ma è semplicemente perché queste fasi, una volta frequenti fino agli anni 90, oggi sono diventate saltuarie”.
Il riscaldamento globale non viene smentito, il Nord Italia non è tutto il globo
“Va infine sottolineato che il fatto che faccia fresco al Nord, non smentisce il riscaldamento globale in atto: il Nord Italia non è tutto il globo. Vi sono aree del pianeta dove le temperature risultano anche sotto la media ma, nel bilancio complessivo, non sono compensative della controparte calda: in altre parole le fasi calde e sopra media sono maggioritarie di quelle fredde e sotto media spesso sia per frequenza, che per durata ed estensione areale.” - conclude Ferrara di 3bmeteo.com.