Martedì 5 Novembre 2024

Previsioni meteo, Capodanno "al buio" e inversione termica. Poi cambia tutto

L'alta pressione porta tempo stabile con sole e nebbie (ma anche smog in città). Possibile ondata di freddo entro il 6 gennaio

Previsioni meteo, nebbia in arrivo (Germogli)

Previsioni meteo, nebbia in arrivo (Germogli)

Roma, 27 dicembre 2018 - Sarà un fine anno senza pioggia o neve, dicono in coro i metereologi, sottolineando però come le previsioni meteo mostrino il rischio nebbie anche fitte in pianura, che ilMeteo.it traduce con un drammatico: "Weekend al buio, ecco dove". Da parte sua 3Bmeteo parla di un "robusto campo di alta pressione" che garantisce un "tempo in prevalenza asciutto su gran parte d'Italia" e prevede "temperature  piuttosto miti in montagna e in collina". Anche se a capodanno 2019 le cose potrebbero cambiare.

Meteo, nuove previsioni per Capodanno. "Neve in pianura prima della befana"

Il Centro Epson Meteo non vede cambiamenti di rilievo in vista fino all'inizio del 2019: ancora tempo stabile, con prevalenza di sole, nebbie fitte in Pianura Padana e sulle Coste dell'Adriatico. Rischi per la circolazione e il traffico, in un periodo così delicato come la notte del 31. Il Centro Epson punta il dito sull'emergenza smog nelle grandi città, in particolare del Nord Italia. "A dominare la scena sarà ancora l'alta pressione - dicono gli esperti Epson - ben salda sul Mediterraneo centrale, garanzia di tempo stabile sull'Italia almeno fino alla fine dell'anno. I prossimi giorni, quindi saranno caratterizzati da assenza di piogge e di neve, scarsa ventilazione e un clima poco freddo, mentre nelle grandi città aumenterà il livello degli inquinanti atmosferici".

Saldi inverno 2019, quando iniziano. Le date regione per regione

Soltanto il Sud, spiegano al centro Epson, "a partire da domenica 30, potrebbe essere lambito da correnti fredde in scorrimento sui Balcani che attiveranno moderati venti settentrionali ma con scarse effetti in termini di precipitazioni: le temperature proprio in corrispondenza del Capodanno potrebbero così subire un calo nelle regioni meridionali".

TENDENZA CAPODANNO - Secondo 3Bmeteo a cavallo tra la fine del 2018 e l'inizio del 2019 i flussi freddi in discesa dal Nord Europa potrebbero modificare un po' la loro traiettoria, coinvolgendo anche l'Italia e portando quindi un possibile calo delle temperature fin sullo Stivale, specie al Nord e sul versante adriatico. "Dato l'abbassamento delle temperature gli eventuali fenomeni potrebbero assumere carattere nevoso anche a bassa quota - rilevano gli esperti - La tendenza è comunque passibile di ulteriori modifiche nei prossimi giorni, data la distanza temporale". Probabili fenomeni di inversione termica, con temperature miti iin montagna e più rigide in pianura. 

BEFANA GELIDA - IlMeteo.it conferma la previsione di un'ondata di freddo entro il 6 gennaio, con un possibile ritorno della neve in pianura.  Secondo i metereologi "subito dopo il 3/4 gennaio, l’anticiclone migrerà verso la Scandinavia, favorendo la repentina discesa di aria di estrazione polare che giungerà in Italia grosso modo a ridosso della festività della Befana. Stiamo parlando di una massa d’aria piuttosto gelida (fino a -10°C a circa 1500 metri d’altezza), in grado di portare le temperature ben sotto lo zero, dapprima al Centro-Nord, poi anche sulle nostre regioni meridionali, specie quelle del versante adriatico e ionico". 

In generale, secondo IlMeteo.it, i modelli indicherebbero una tendenza invernale piuttosto marcata per gennaio e febbraio, con possibili blitz nevosi, magari di breve durata. Il sito specializzato non esclude un "temuto ritorno", ovvero quel Burian, vento gelido delle steppe siberiane, che tanto ha fatto tremare (di freddo) gli italiani gli anni scorsi. 

NEVE IN ROMAGNA? Anche secondo 3B Meteo c'è il rischio di neve debole e moderata tra il 5 e il 6 gennaio, soprattutto al centro e nelle zone alpine. Potrebbe essere colpita la Romagna, anche sulle zone costiere. Mancando diversi giorni alla data indicata, va tuttavia sottolineato come aumenti il margine di incertezza. I modelli sono ancora piuttosto vaghi e conviene seguire gli aggiornamenti per avere un quadro più "stabile".