Mercoledì 20 Novembre 2024

Allerta caldo, otto città da bollino rosso tra domani e venerdì: la mappa. I rischi per la salute

Le temperature schizzeranno verso l’alto fino a toccare i 40 gradi. In altre 15 città scatta il bollino arancione: ecco dove

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Roma, 19 giugno 2024 – L’estate annuncia il suo arrivo con il primo bollino rosso per il caldo. La prima città in Italia sarà Perugia, giovedì 20 giugno, e successivamente, venerdì 21 giugno, l’allerta caldo scatterà per altre 7 città.  

Le temperature schizzeranno verso l’alto fino a toccare i 40 gradi (già oggi nelle regioni meridionali), mentre tra domani e venerdì quella soglia potrà essere raggiunta anche al Centro e sfiorata seppur solo localmente al Nord

Il bollino rosso indica il massimo livello di rischio per tutta la popolazione dovuto al caldo. Il sopraggiungere di ondate di calore può avere effetti negativi sia sulla salute delle fasce della popolazione più a rischio come anziani, bambini e persone affette da malattie croniche, sia quella dei cittadini sani e attivi.

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Città da bollino arancione 

Per domani, giovedì 20 giugno, oltre al bollino rosso a Perugia, si prevedono 15 città di 10 regioni con il bollino arancione, che indica "condizioni meteorologiche che possono rappresentare un rischio per la salute, in particolare nei sottogruppi di popolazione più suscettibili". Nel Lazio scatta il bollino arancione a Frosinone, Latina, Rieti, Roma e Viterbo. Mentre in Sicilia a Catania e Palermo. Altre città da allerta caldo saranno Ancona, Bari, Bologna, Campobasso, Firenze, Napoli, Pescara e Reggio Calabria.

Venerdì da bollino rosso

Ma è da venerdì 21 giugno che si prevede il massimo della criticità con almeno otto città da bollino rosso. In Lazio ben quattro: Frosinone, Latina, Rieti e Roma. Le altre città sono Ancona, Campobasso, Palermo e Perugia. 

I rischi per la salute 

Le ondate di calore si verificano quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione. Queste condizioni climatiche possono rappresentare un rischio per la salute della popolazione. Un'esposizione prolungata a temperature elevate può provocare disturbi lievi, come crampi, svenimenti, edemi, o di maggiore gravità, come congestione, colpo di calore, insolazione e disidratazione. Condizioni di caldo estreme, inoltre, possono determinare un aggravamento delle condizioni di salute di persone con patologie croniche preesistenti.