Roma, 9 gennaio 2017 - Una formula di successo, spesso usata come il parmigiano: per condire piatti - ovvero commenti o analisi - un po' insipide. Quando Zygmunt Bauman ha elaborato il concetto di 'modernità o società liquida', forse nemmeno lui si aspettava che l'espressione diventasse quasi di uso comune. Ma cosa si intende esattamente per società liquida? “Con la crisi del concetto di comunità emerge un individualismo sfrenato, dove nessuno è più compagno di strada ma antagonista di ciascuno, da cui guardarsi. Questo soggettivismo – così Umberto Eco spiegava Bauman - ha minato le basi della modernità, l’ha resa fragile, da cui una situazione in cui, mancando ogni punto di riferimento, tutto si dissolve in una sorta di liquidità. Si perde la certezza del diritto (la magistratura è sentita come nemica) e le uniche soluzioni per l’individuo senza punti di riferimento sono da un lato l’apparire a tutti costi, l’apparire come valore e il consumismo. Però si tratta di un consumismo che non mira al possesso di oggetti di desiderio in cui appagarsi, ma che li rende subito obsoleti, e il singolo passa da un consumo all’altro in una sorta di bulimia senza scopo”. La modernità liquida, per dirla con le parole del sociologo polacco, è “la convinzione che il cambiamento è l'unica cosa permanente e che l'incertezza è l'unica certezza”.
MagazineZygmunt Bauman e la "società liquida", significato e definizione