Lunedì 23 Dicembre 2024
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Zucca di Halloween, la leggenda di Jack O'Lantern che beffò il diavolo

La tradizione della zucca intagliata, elemento ormai immancabile della festa laica dei morti, affonda le radici nella storia di un uomo che ingannò il diavolo

La tradizione di Halloween non è completa senza Jack O' Lantern (Jack Lanterna), cioè la zucca con un ghigno intagliato e una luce al proprio interno. Un'associazione, quella tra frutto e festa laica dedicata ai morti, che potrebbe apparire senza senso. Invece ce l'ha: gli studiosi di antropologia culturale hanno infatti identificato quella che, con ogni probabilità, è l'origine di questa usanza. Chiama in causa un uomo di nome Stingy Jack, che riuscì a ingannare il diavolo non una, bensì due volte, ma che comunque, alla fine, restò gabbato.

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Una zucca di Halloween
Una zucca di Halloween

 

Stingy Jack e il diavolo

La storia di Stingy Jack appartiene al folklore irlandese. Racconta che, molti secoli or sono, viveva in Irlanda un vero poco di buono: era sempre ubriaco, sempre pronto a ingannare gli altri e del tutto inaffidabile. I suoi compaesani lo sopportavano di malavoglia e tutti cercavano di evitarlo. Aveva però un estimatore: niente meno che Satana, piuttosto compiaciuto per i difetti e le mascalzonate di Jack. Secondo alcune fonti, ne sarebbe persino stato geloso. Dopo anni di comportamenti esecrabili, anche per Stingy Jack giunse il momento di morire. Il diavolo decise di presentarsi di persona, in onore alle numerose malefatte compiute dal suo beniamino, e di reclamare la sua anima. Chiunque sarebbe stato preso dallo scoramento, ma non Jack, che chiese a Satana di bere un'ultima pinta di birra e lo condusse al pub più vicino. Qui gli propose di tramutarsi in una moneta, così da pagare il conto gabbando l'oste. Satana ovviamente apprezzò l'idea, ma, appena avvenuta la metamorfosi, fu infilato da Jack nel proprio borsello, insieme a una croce che gli impediva di recuperare la sua forma originaria. In cambio della libertà accettò di concedere a Jack altri dieci anni di vita. Trascorso il decennio pattuito, Satana tornò alla carica. Ancora una volta Jack disse di essere pronto a morire, ma chiese di poter mangiare una mela. Però era vecchio e non poteva più arrampicarsi sull'albero per coglierla: chiese così al demonio se, per favore, potesse salire lui sulla pianta. Satana disse di sì, scoprendo troppo tardi che Jack aveva inciso sul tronco una croce e che questo lo imprigionava sui rami. Per scendere fu costretto a promettere qualche anno di vita in più e, soprattutto, che l'anima di Jack non sarebbe stata reclamata dall'inferno.  

La vendetta del diavolo

Alla fine Jack morì, dopo essersi comportato malissimo fino all'ultimo giorno. Va da sé che i cancelli del Paradiso sarebbero rimasti sbarrati: la destinazione naturale della sua anima non poteva che essere l'inferno. Ma Satana gli ricordò il patto stretto anni prima e gli negò l'accesso, condannandolo a vagare per sempre nell'oscurità, senza potere appartenere ad alcuno dei regni ultraterreni. Gli consegno anche un tizzone infernale da portare con sé, a testimonianza di quanto accaduto e a mo' di monito per gli altri spiriti. Per evitare che la pioggia lo spegnesse, lasciandolo senza luce in mezzo al buio più assoluto, Jack lo inserì all'interno di un ortaggio cavo: alcune versioni della leggenda parlano di una rapa, altre di una rutabaga. Da allora vaga sconsolato senza meta.  

Dalla leggenda alla zucca di Halloween

Secondo gli studiosi, la leggenda di Jack O'Lantern attraversò l'oceano Atlantico insieme agli irlandesi in migrazione verso il nuovo mondo, e qui si innestò nella tradizione statunitense di Halloween. Mentre avvenne questa fusione, la rapa fu sostituita da una zucca. Il resto è storia: ogni anno numerosissime zucche vengono intagliate e Jack Lanterna è ormai entrato nell'immaginario comune. Tanto da diventare un personaggio dei fumetti: in quelli di casa DC fa parte dei buoni, mentre in quelli Marvel è un super cattivo.