Roma, 5 settembre 2023 – Negli ultimi tempi uno degli approcci che hanno incuriosito maggiormente gli appassionati di yoga e non solo è il Navakarana Sakalya Tantra, abbreviato come Tantra Navakarana o Navakarana Yoga. Si tratta di una metodologia ideata da Dario Calvaruso per favorire una trasformazione olistica di sé. Vediamo meglio di che si tratta.
I significati
Calvaruso, il fondatore del Navakarana, è un artista eclettico che ha insegnato in molti paesi in Oriente, Medio Oriente e in Europa formando centinaia di insegnanti e praticanti. Il Navakarana Yoga consiste nell’integrazione disciplinare di pratiche antiche unite e rivisitate secondo una visione moderna. Il termine, Navakarana, arriva dal sanscrito ed è composto da nava + karana, con nava che vuol dire nuovo e karana che significa causante. Il riferimento è a una trasformazione continua, alla capacità di essere costantemente una nuova persona. In seconda battuta l’espressione si riferisce al modo in cui viene applicata questa metodologia, pensata per il corpo e per la mente, dal momento che, sempre in sanscrito, nava e karana vogliono dire, rispettivamente, anche nove e unità di movimento. Nava, inoltre, è pure un fiore particolare, rosso cremisi, che cresce in fretta e che si dice abbia proprietà miracolose che possano ringiovanire. È quello che promette di fare il Navakarana, oggi insegnato da diversi professionisti in molte parti del mondo.
Il metodo
Uno dei pilastri della disciplina è il movimento in armonia con il ritmo e la melodia, un processo che coinvolge una serie di 36 sequenze divise in 12 serie, che i praticanti memorizzano gradualmente. Intanto, lungo il percorso, si acquisisce maggiore consapevolezza di sé. Un aspetto peculiare di questo metodo è l'uso del suono per stabilire il ritmo. L'insegnante guida i praticanti cantando le istruzioni, consentendo loro di entrare nelle posizioni al ritmo di una voce armonizzata con un liuto tradizionale a quattro corde. Il ritmo è enfatizzato dal battito delle mani o dall'uso di un bastoncino su un piccolo blocco di legno (karatala). Grazie a questi passaggi e caratteristiche il Navakarana Yoga facilita un flusso armonioso, un respiro ritmico, la concentrazione e la chiarezza mentale.
Un mix efficace
La disciplina si basa sull'integrazione di diverse conoscenze tratte dall'anatomia, dalla psicologia, dalla kinesiologia, dalla musicoterapia, dalle pratiche di autoguarigione e da tecniche tantriche. Le sequenze di movimenti sono adattate in base alle fasi lunari, in particolare secondo l’influenza delle fasi di luna crescente e calante sul corpo. Queste sequenze comprendono movimenti e posture in progressione, permettendo a ogni praticante di personalizzare la pratica in base al proprio livello. L'obiettivo per un praticante non è arrivare a effettuare una specifica posizione, ma rimanere fedeli a una singola unità di movimento. Ciò permette di personalizzare la pratica in base alle esigenze individuali, responsabilizzando il praticante e rendendo la pratica più sicura. Nel Navakarana, inoltre, il corpo si muove in tutte le direzioni e non si sforza mai un singolo gruppo muscolare, il che rende meno probabile il rischio di subire un infortunio.