Milano, 17 novembre 2017 - Ancora una volta a esibirsi per prima alla quarta puntata live di X Factor 11 è Camille Cabaltera, anzi "la nuova Camille" che - dice lei - "mi piace un sacco". Tacchi alti, lato aggressivo, sexy (anche se "è imbarazzante dirlo"), ma Manuel docet: "Come sei gnocca". Levante: "Camille è chiaramente l'ospite internazionale di stasera. Dalle audition c'è stata un'evoluzione stupefacente". Il brano affidatole è "Sorry not sorry" di Demi Lovato. Canzone non un granché, ma lei è molto brava. Mara: "Ti sei liberata, sei molto interessante, balli bene". Fedez: "Nel ballo sei un po' impacciata, ma l'esibizione è stata la tua migliore. Il repertorio che ti hanno dato però è troppo ripetitivo". Manuel: "Il bicchiere mezzo vuoto è il pezzo di Demi Lovato; il bicchiere mezzo pieno è che questo è il tuo elemento". Levante: "Un'esibizione impeccabile, sei quella cresciuta di più. Sei entrata come un gattino e stai uscendo come una tigre. Le assegnazioni? Le diamo, a Camille, quello che vuole, sarebbe inutile darle Lucio Dalla".
Tocca a Samuel Storm, e Fedez - nella clip registrata - si lamenta per l'esibizione di giovedì scorso: "Non è stato collaborativo, ha cantato malissimo". Comunque si volta pagina, e a Samuel questa volta Fedez dà un brano di Leon Russell "uno dei più coverizzati da sempre" , titolo: "A song for you", nella versione di Donny Hathaway. Manuel: "Pezzone e voce unica, pezzo classico dove ti trovi meglio, e sei capace di rinfrescarlo". Levante: "Samuel molto bravo, sei tornato". Mara: "Pezzo adatto alle tue qualità, pezzo perfetto". Fedez: "Pezzo vintage ma non anacronistico, grazie alla tua interpretazione". Chiude il primo tris d'assi, Lorenzo Licitra alle prese, stavolta, coi Metallica, "Nothing else matters": "Sarò più sporco, rock. Ma elegante", promette lui. E infatti il primo approccio, in smoking blu, è tipo jazzy, dopodiché la voce prende il volo, e l'impeto rock è - molto convincente - solo questione di potenza e controllo. Fedez apprezza: "La tua esibizione migliore. Dovresti fare Freddie Mercury e spaccare, meno Bublé". Manuel: "Un cantante da 4 stagioni. Pezzo difficilissimo, uno dei più coverizzati, molto rischioso. Ma anche a me sei piaciuto, e molto. Finalmente un tentativo vero di commistione di generi. E anche intensità". Mara: "E' tutto vero". Levante: "Io ero spaventata. Pezzo pesante, con arpeggio fastidioso che provavo a 13 anni. Invece bravo".
Stop al televoto. Passano Samuel Storm e Lorenzo Licitra. Camille va all'ultimo scontro. Gianni Morandi, chiamato a promuovere il nuovo album e poi a fare anche il quinto giudice, si stupisce sventolando le manone, di tutta la tensione che sta respirando. Parte la seconda manche: si sfidano Rita Bellanza, Ross e Nigiotti (e Cattelan sbaglia i codici). Si parte con Rita Bellanza, che è a un'impasse, "Mi chiedo come mai non riesco a tirare fuori me stessa come all'inizio". La canzone scelta per lei è "La donna cannone" di De Gregori: "Potrebbe essere la mia rinascita e il mio rilancio, oppure...", dice lei. Levante la presenta sottolineando la sua sensibilità che "può essere una forza ma anche un ostacolo". "E senza ali, e senza rete, voleremo via...", canta lei. "Raccontandola piuttosto che cantandola - dice Mara - mi sei piaciuta". Fedez: "Canzone e artista a cui sono troppo legato, è troppo difficile giudicare... Ti ricordi Rita di prima di X Factor, quando potevi sorridere? Ora sei troppo pesante". Levante: "Macché Fedez, fai commenti da social, questa è poesia, e lei è l'unica che le può cantare". Manuel: "Io apprezzo invece l'assegnazione, il problema mi sembra sia però la tua estensione". Levante: "Ci sono sì problemi tecnici, fisici, di respirazione, ha un torace così piccolo. Ma ha una tale intensità, Rita, di interpretazione. Per piacere, non parlate più di assegnazioni sbagliate".
E' il turno dei Ross, con Arctic Monkeys, "Why'd you only call me when you're high", pezzo "cazzutissimo per band cazzutissima", dice Manuel. Camille è uno spettacolo. Levante: "Io sono innamoratissima di Arctic Monkeys, li ho recensiti tantissimo. Ti ho sentito in difficoltà, però, nel canto". A Mara invece sono piaciuti: "Hai cantato in vari modi, meno impiccata del solito". Fedez: "Pezzo molto forte, io sono stato il primo giudice a dare gli Arctic Monkeys, siete stati bravi a non farvi sovrastare dal pezzo". Manuel: "La cosa interessante è che loro hanno un inedito molto interessante". Fedez: "Ecco il paraculo, va'". Chiude il terzetto Nigiotti, anima rock tamarra (Manuel), ovvero l'uomo senza elasticità (Fedez). Mara cita Newton (in realtà anche l'Eco postumo appena uscito in libreria): "Cavalchiamo sulle spalle dei giganti, non dei poracci". Nigiotti fa una cover di Dylan, che è come dire "di Dio. E la faccio per l'amore della mia ragazza". Il brano è "Make you feel my love", chitarra e voce. Nigiotti è bravo, anche parecchio. Non si capisce un senso lato, ma è toccante. Fedez: "Bel timbro basso, te la sei portata a casa, mi sei piaciuto". Manuel: "Ho un vento epèico alle tue spalle. L'esibizione mi è piaciuta, naturale, è nella tua acqua. Finalmente alla tuia maniera, con naturalezza. Però Enrico, qui tu sei venuto a farti giudicare, non te la prendere se succedere. Comunque bravo". Levante: "Sono felice di vederti qui, sei bravo, sei riuscito a rendere personale una ballad fatta il piano. Bravo". Mara: "Io dico solo: sono stupita di tutti questi complimenti. Speriamo bene".
Si passa all'appello di ogni giudice pro cantante suo. Su tutti Levante: "Rita è una voce fuori dal comuno. Se mi fischiate - dice al pubblico - sbaglio anche le parole". Cattelan lancia Stra-Factor, citando "il talento, ma anche il taleggio", prossimamente in scena. Passano il turno Enrico Nigiotti (esulta: cazzo, cazzo!) e - supersorpresa - i Ross. Rita Bellanza per la prima volta va al ballottaggio. Terza e ultima manche: Maneskin, Andrea Radice, Gabriele Esposito. Si può votare, ricorda Cattelan, col mobail, col social facendo loghin, con lo smartuocc. Ai Maneskin tocca Ghemon ("uno dei migliori in Italia a unire melodia e rap", dice Manuel) con "Un temporale", la band che ne fa una versione glam-hard rock. Levante ringrazia Tommasini per la scenografia e poi: "Bella voce bella bella e si deve sentire. Siete i miei diamantini preferiti dopo le mie ragazze". Mara: "Sicuramente siete un fatto artistico, sicuramente esistete". Fedez: "Rischio andato a buon fine". Manuel: "Zappa diceva che parlare di musica è come parlare di architettura. Basta sentirli". Tocca ad Andrea Radice, con un mash-up tra "Love me again" di John Newman e "Get Lucky" dei Daft Punk. Come dire, a tutta dance. Anche se a Radice non è che piaccia così tanto ballare. Fedez: "Più che mash-up è la denuncia di un plagio, perché le basi sono identiche. Un po' impacciato sul palco". Manuel: "Perché questi favoritismi? Perché hai sempre le ballerine sul palco? Hai fatto una cosa coraggiosa, soprattutto per via del vestito. Ma hai cantato molto bene". Levante: "Impacciato. Il tuo mondo è più malinconico, introspettivo". Mara: "Hai ampliato il tuo mondo a livello di gnocca, a livello di canto. Nen sei Fred Astaire, non è il tuo mondo la danza, ma hai tenuto botta".
Infine: Gabriele Esposito. Fedez gli affida "Hotel California" degli Eagles, "vai, cazzo!". Esposito più che normale, dignitoso senza balzi. Manuel: "Pezzo rifatto da tutto l'universo, tipo Grande Lebowski. Quello che non capisco è tu cosa sei". Levante: "Anch'io non capisco cosa sei". Mara: "Meno male Fedez hai detto che ero vecchia io, sei andato a riprendere un pezzo dell'avanti cristo. A me non sei dispiaciuto". Fedez: "Canti bene è già tanto, hai suonato bene. Che dire di più?". Ancora appello dei giudici: Fedez lo fa direttamenter sui social, "questa è la mia preghiera". Arriva il terzo cantante che va al ballottaggio, secondo il verdetto del televoto. Passano il turno i Maneskin e Andrea Radice. Al ballottaggio, con Camille e Rita, finisce Gabriele. Il quinto giudice Gianni Morandi dovrà scegliere, dopo le nuove esibizioni, chi salvare. Camille parte con "Bang Bang" di Ariana Grande, segue Rita con la sua "Sally" di Vasco Rossi, poi Gabriele con "The man who can't be moved" dei The Script. Per Morandi trenta secondi di tempo per decidere chi salvare: lui decide, è Rita. Restano in ballo Camille e Gabriele. Altri trenta secondi: Levante elimina Gabriele, Fedez elimina (recuperando il congiuntivo in corner) Camille, Manuel elimina Camille (no cazzo, dice Levante), Mara elimina Camille. Piovono fischi.