Roma, 4 novembre 2017 - I dieci motivi per cui la seconda serata dei live di “X Factor 11” passerà alla storia.
1) La pentatonica. D’ora in poi quando vogliamo insultare qualcuno senza essere volgari, quando vogliamo sottolineare la pochezza delle imprese di cui si vanta il rivale antipatico, invece di dirgli sei uno squallido stupido inutile fanfarone, grazie alla creatività retorica di Manuel Agnelli potremo apostrofarlo con una sola parola, molto chic. Pentatonica. «E poi suvvia caro Nigiotti, il tuo assolo di chitarra era solo una pentatonica...», dice Manuel al concorrente livornese in quota Maionchi, riferendosi alla famosa scala maggiore che per esempio ha fatto la fortuna della popolare canzone “Oh Susanna” (non piangere per me), e che invece il povero Nigiotti ha utilizzato per il finale hard rock del brano “Quelli che benpensano”. «Speriamo la prossima volta di metterla, la pentatonica, in quel posto...», è la chiusa di Mara.
2) Gli ospiti internazionali. Il popolo del Tweet si scaglia contro lo show di Sam Smith, accusato dell’onta del playback. Ora Sam Smith può anche avere un sacco di difetti, tipo quello gravissimo e assolutamente imperdonabile di essere stato preferito ai Radiohead per la canzone di “Spectre”. Detto questo è altresì un cantautore di rara bravura e sensibilità, e la sua esibizione non era in playback, ma registrata qualche giorno prima del programma, e trasmessa fuori sincrono. In compenso, nessuno ha avuto nulla da ridire su Dua Lipa, anche perché chi ci prova rischia giustamente la teenager-lapidazione. E giovedì prossimo tocca a Harry Styles.
3) Sem & Stenn. Sono così carini che in loro presenza i giudici danno sempre il meglio di sè: l’altra sera sono stati definiti «il Frankenstein junior del dottor Agnelli» (Fedez), «l’asilo infantile rispetto a Marilyn Manson» (Maionchi), «un atomo di vita in mezzo al giovanil mortorio» (Manuel).
4) Rita Bellanza. Quello che piace, di questa straordinaria ragazza, è che si dona. Quando canta (“La verità” di Brunori Sas) vive fino in fondo il dolore di ogni parola che intona: “La verità / È che ti fa paura / L’idea di scomparire / L’idea che tutto quello a cui ti aggrappi prima o poi dovrà finire”. Canta contemporaneamente il desiderio di grazia e speranza, e la sua probabile disillusione. Con un’intensità che far star male. Unica.
5) La camicia di Fedez. Sgargiante Versace- E cos’altro indossare nella prima puntata in cui – applaudito dalla sua Chiara Ferragni in platea – è ufficialmente in dolce attesa?
6) La prostata. Molto più contenuto del solito, Fedez in dolce attesa stavolta è polemico fino in fondo solo con gli autori del programma e lo scenografo Tommassini: vabbè questi temi sociali, l’altra volta il rispetto per le donne, questa volta la salvaguardia del mare, però alla fine le scenografie ne risentono. «Non vorrei che la prossima puntata venisse dedicata alla prevenzione della prostata, con gli esami in diretta» dice.
7) Il miusicul. Al povero Lorenzo Licitra Mara Maionchi affida “Miserere” imponendogli entrambi i ruoli, Zucchero e Pavarotti. Lui ci riesce, poveraccio, ma fioccano critiche: «Non sei fino in fondo né lirico né pop», lo bacchetta Manuel. «Sei la versione solista del Volo», affonda Fedez, «Sei una versione “miusicul”», e giù risate. E Mara: «Miusicul passerà alla storia».
8) “Beggin”. Con “Beggin” (Frankie Valli) accadono due miracoli: i Maneskin dominano la scena alla grande. E Manuel Agnelli intona il lento discotecaro “I love you baby” di “Can’t Take My Eyes Off Of You”: e chi l’avrebbe mai detto?
9) Barbara D’Urso. Dice Fedez, rivolto al suo Samuel Storm, che ha dedicato il brano “Unsteady” degli Ex Ambassador alla mamma lontana: «Tu racconti cose di te senza risultare pietoso. Qui non siamo da Barbara D’Urso. Bravo».
10) Gli ascolti record: un milione e 318mila spettatori medi, +4% rispetto allo scorso anno.