Sabato 23 Novembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

WWF Australia lancia l'allarme sulla deforestazione del paese

Il tasso di abbattimento degli alberi, nel Queensland, è paragonabile a quello in atto nella Foresta Amazzonica: le conseguenze sono devastanti

Foto: abadonian/iStock

Foto: abadonian/iStock

La deforestazione in atto in Australia, e in particolare nel Queensland, è peggiore di quella che sta riducendo l'estensione della Foresta Amazzonica: a lanciare l'allarme è la sezione australiana del WWF, che indica come cause il boom dell'industria del bestiame e la scarsa volontà del governo locale non solo di approvare leggi più restrittive, ma anche di far rispettare quelle esistenti. COSA RISCHIA L'AUSTRALIA? Se il taglio degli alberi continuerà a questo ritmo, entro il 2030 saranno stati rasi al suolo tre milioni di ettari di foresta vergine, con conseguenze serissime sull'inquinamento, l'aumento delle temperature medie annue e la salvaguardia della barriera corallina (a causa dei sedimenti prodotti dal disboscamento, che vengono raccolti dai fiumi e poi gettati in mare). Senza contare che “l'azione dei bulldozer uccide 45 milioni di animali all'anno”, aggiunge Martin Taylor di WWF Australia. PERCHÉ STA SUCCEDENDO? La deforestazione in atto avviene soprattutto per due ragioni. La prima è che da qualche anno a questa parte l'industria del bestiame sta conoscendo un importante incremento del mercato e di conseguenza i grandi allevatori vogliono spazi più ampi nei quali tenere gli animali. La seconda ragione è che il governo nazionale e quello locale tendono a chiudere un occhio sull'abbattimento degli alberi, non facendo rispettare le restrizioni stabilite per legge e tanto meno prendendone in considerazione di nuove. L'azione combinata di questi due fattori, dice Martin Taylor, ha fatto sì che la situazione “diventasse talmente grave da spingere WWF International a inserire il Queensland nella lista che monitora i luoghi nei quali la deforestazione avanza a tassi devastanti: si tratta dell'unico Stato appartenente al cosiddetto mondo sviluppato”. COSA FARE? A fronte di questi dati, WWF, insieme ad altre associazioni ambientaliste, sta facendo pressioni a livello politico perché vengano prese contromisure efficaci. Il nuovo governo del Queensland, a guida Labor e insediatosi di recente, ha promesso di cambiare la propria strategia e di approvare nuove leggi per regolamentare il taglio degli alberi. In attesa di verificare se alle parole seguiranno i fatti, però, altri Stati australiani sembrano intenzionati a seguire l'esempio negativo del Queensland. Leggi anche: - Giaguari, l'allarme: uccisi per i loro denti - Trekking in Europa: le 6 passeggiate da non perdere - Vini dalla Romania, l'ancora di salvezza per i bevitori?