Giacomo Puccini, come genio e sregolatezza. Quel misto di "fantasia e intuizione" che rese celebri altri "toscanacci" come lui, i cinque protagonisti delle "zingarate" di Amici miei. C’è anche questo aspetto, meno aulico, a volte prosaico, del grande compositore che Beatrice Venezi vuole portare al grande pubblico della tv. La scommessa di chiama Viva Puccini, l’evento in prima e seconda serata di Raitre domani, con la co-conduzione di Bianca Guaccero e tantissimi ospiti, tra cui Gianmarco Tognazzi, Enrico Stinchelli, Malika Ayane, Frida Bollani, La compagnia di ballo del Teatro Sistina, Maurizio Solieri, Filippo Graziani, Giordano Bruno Guerri, Paolo Bolpagni e Leonardo Fiaschi.
"È una scommessa – dice Venezi – perché è un modo di presentare un grande compositore a un grande pubblico, in una formula nuova che credo sarebbe piaciuta molto a quel “toscanaccio“ che era. Voglio raccontare Puccini come uomo e da lì raccontare le sue opere. Vorrei portare alla luce i tratti dell’uomo che è artista ma non per questo alto e irraggiungibile. Vorrei invece umanizzare il personaggio e ridurre la distanza con un genere che purtroppo è poco coltivato anche nella patria del belcanto".
Venezi sul compositore lucchese suo concittadino, ha da poco scritto anche un libro, nem centenario della morte, Puccini contro tutti (Utet). Venezi spiega che nel programma non ci sarà solo musica classica: "Avremo tanti ospiti e ascolteremo tanti generi dal pop al rock, fino al jazz e Tognazzi leggerà le sue lettere: sarà un omaggio al musicista a 360 gradi. Che partirà da un tema che è una costante della musica di tutti i tempi: l’amore, in tutte le sue sfaccettature. Puccini ha raccontato le donne, la loro psicologia. Oggi capita di sentir parlare di lui come di un misogino ma in realtà i ruoli che Puccini dava alle sue protagoniste servivano a renderle personaggi immortali, a farle entrare nell’immaginario di tutti noi mettendole su un piedistallo".