Martedì 5 Novembre 2024

Vita nello spazio: trovate tracce in due meteoriti

L'analisi di due corpi celesti precipitati sulla Terra vent'anni fa ha rivelato per la prima volta la presenza contemporanea di acqua e molecole organiche favorevoli alla vita

(Foto: Trifonov_Evgeniy/iStock)

(Foto: Trifonov_Evgeniy/iStock)

Nel 1998 sulla Terra c adde una coppia di meteoriti che portava con sé un indecifrabile mix di sostante chimiche. A distanza di vent'anni, una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Science Advance rivela che tra quelle rocce erano nascosti tutti gli ingredienti necessari per originare la vita organica, tra cui molecole di acqua liquida vecchie forse di 4,5 miliardi di anni, esattamente l'età del nostro Sistema Solare. UNO SGUARDO SUL PASSATO Sfruttando i mezzi di cui dispone l'Advanced Light Source (ASL) del Lawrence Berkeley National Laboratory, in California, i ricercatori hanno messo sotto i raggi X i due meteoriti conservati presso il Johnson Space Center della NASA, che all'epoca precipitarono rispettivamente in Marocco e in Texas. Le analisi hanno permesso di identificare la presenza di sostanze compatibili con la nascita della vita, in particolare aminoacidi (necessari per la formazione di proteine), ossigeno e carbonio, nonché microscopiche tracce di acqua. Secondo il team coordinato da Queenie Chan, della Open University (Regno Unito), i liquidi potrebbero risalire ai primordi del nostro Sistema Solare, offrendo così un colpo d'occhio fugace sul momento in cui il Sole, i pianeti e gli altri corpi celesti si sono originati da una nebulosa di gas interstellari. C'È VITA EXTRATERRESTRE? Gli scienziati ritengono che entrambe le rocce arrivino da un antico mondo oceanico, formatosi quando il Sistema Solare era ancora allo stato primordiale. L'ipotesi più accreditata, per giustificare la presenza d'acqua, porta al pianeta nano Cerere, sulla cui superficie erano state già trovate tracce di materiale organico. Non è inoltre da escludere che ulteriori "ingredienti" si siano aggiunti nel corso di una successiva collisione tra i meteoriti e qualche altro oggetto celeste, come ad esempio l'asteroide Ebe, il gigante roccioso da cui proviene circa il 40% di tutti i meteoriti che colpiscono la Terra. Gli autori dello studio puntualizzano che i risultati raccolti non rappresentano la prova inequivocabile che su un altro pianeta ci sia o ci sia stata la vita, ma rendono questa eventualità quantomeno più probabile. "È davvero la prima volta che troviamo abbondanti sostanze organiche associate alla presenza di acqua liquida", sottolinea Chan: "Tutto porta alla conclusione che l'origine della vita sia davvero possibile altrove".