Domenica 17 Novembre 2024
GIOVANNI BOGANI
Magazine

Vita da Carlo: "Vado a Sanremo. Povero me"

Verdone direttore del Festival nella 3ª stagione della serie "Io e il mio personaggio mai in una situazione tanto difficile".

Vita da Carlo: "Vado a Sanremo. Povero me"

Verdone direttore del Festival nella 3ª stagione della serie "Io e il mio personaggio mai in una situazione tanto difficile".

Se Emmanuel Carrère ha scritto La vita come un romanzo russo, Carlo Verdone ha diretto qualcosa come La vita come una commedia italiana. Racconta se stesso – proprio ieri Verdone ha compiuto 74 anni –, le sue ossessioni, i suoi sbigottimenti nella forma tragicomica di una serie tv. E la cosa funziona, perché con Vita da Carlo siamo alla terza stagione, che ha appena debuttato su Paramount+: per adesso sulla piattaforma sono disponibili i primi cinque episodi, circa 30 minuti ciascuno; dal 23 novembre gli altri cinque. E Carlo è al centro di tutto. Intorno a sé, ha una versione leggermente distopica della sua stessa vita. Ci sono i figli, così somiglianti ai suoi veri figli Giulia e Paolo. C’è l’assistente tuttofare Rosa, protettiva, pragmatica e pronta a ogni imprevisto, come la sua vera assistente Rosa. E c’è una casa con una grande terrazza che guarda su Roma, che assomiglia alla sua vera casa, senza esserlo.Vita vera e romanzata si confondono, come una foto leggermente sdoppiata. "Essere me stesso è più naturale, non devo preoccuparmi dei gesti, delle espressioni, sono libero", dice Verdone. La gabbia attorno a lui la costruiscono gli altri. In questa terza stagione, ad esempio, un vicino di casa attore, ossessivo e invadente, interpretato da Maccio Capatonda.

E soprattutto, l’espediente narrativo attorno a cui ruotano tutti gli episodi. A Carlo viene proposta la direzione artistica del festival di Sanremo. "È qualcosa che nella vita non farei mai", dice. "Ma ottieni un effetto comico solo se metti in difficoltà il personaggio: e una proposta come quella mi metterebbe enormemente in difficoltà. Una volta – rivela – mi successe per davvero. Mi volevano come assistente del conduttore, un personaggio che tira fuori battute comiche. Risposi di no, non è quello il mio mestiere". E così, ecco Verdone direttore del Festival, e tutte le sue disavventure di questa terza stagione: con una scena che vede protagonista Gianna Nannini, un cameo del critico musicale Ernesto Assante, recentemente scomparso. Poi Roberto D’Agostino che trascina un perplesso Verdone fra locali alternativi e cantine, alla ricerca di talenti musicali e trova Lucio Corsi, autore di Cosa faremo da grandi?. Nel cast della serie anche la conduttrice radiofonica e tv Ema Stokholma, Monica Guerritore, Antonio Bannò, Pietro Ragusa e Caterina De Angelis – è la figlia di Margherita Buy – nel ruolo della figlia di Carlo. Nel ruolo di se stessi, Serena Dandini, Gianni Morandi e Zucchero. E intanto, Verdone è già sul set, a girare la quarta stagione.