La bottiglia di vetro è da secoli la principale e fedelissima compagna del vino. Ma è anche insostituibile? Intanto nei supermercati è diventata presenza comune il brik per vini industriali, e in tempi recenti qualcuno ha anche cominciato a mettere bianchi e rosé nelle lattine. Ultima arrivata sulla scena del confezionamento alternativo è la bottiglia di carta: creata dall'azienda inglese Frugalpac, ha appena fatto il suo debutto sul mercato del Regno Unito. Come illustra il sito ufficiale, la cosiddetta Frugal Bottle è realizzata al 94% di cartone riciclato, con un rivestimento interno in materiale plastico per alimenti impermeabile e adatto a conservare tanto il vino quanto superalcolici. Al momento di buttarla, la parte esterna e quella interna possono essere separate e riciclate. La forma è quella di una classica bottiglia da 75 cl, ma è molto più leggera: pesa 83 grammi, contro il mezzo chilo di media delle controparti in vetro. Uno degli argomenti su cui l'azienda spinge per promuovere il suo prodotto è la sostenibilità. Sempre stando a quanto dichiarato, la Frugal ha un'impronta di carbonio fino a sei volte più bassa rispetto a una bottiglia di vetro e di un terzo in meno rispetto a una bottiglia di plastica riciclata, e inoltre la sua produzione richiede un minore consumo di acqua. Un altro vantaggio per le cantine è che la bottiglia di carta può essere assemblata direttamente in loco e l'esterno è personalizzabile a piacimento nella sua interezza. Il costo finale è paragonabile a quello delle bottiglie di vetro etichettate. Il vino scelto per il debutto della Frugal Bottle è un rosso italiano, il 3Q 2017 della umbra Cantina Goccia, ottenuto da Sangiovese con taglio di Merlot e Cabernet. Leggi anche: - Ecco i migliori vini rosé del mondo per il 2020- Da Picasso a Dalì, le etichette del vino disegnate da grandi artisti. Le immagini- Sarah Jessica Parker lancia il suo vino rosé in stile 'Sex and the City'
MagazineVetro, addio? Arriva la bottiglia di carta per il vino