Cannes, 25 maggio 2024 – Trionfa ‘Anora’ di Sean Baker a Cannes, nell’edizione che resterà nota per il premio ex aequo a quattro migliori attrici. Tra loro c’è anche la prima trans insignita nella storia del Festival, la spagnola Karla Sofia Gascon. Le altre sono Adriana Paz, Zoe Saldana, e Selena Gomez, tutte co-protagoniste dello stesso film, 'Emilia Perez' di Jacques Audillard che ha vinto anche il Premio della giuria capitanata da Greta Gerwig . Miglior attore è invece Jesse Plemons, per la performance in 'Kinds of kindness' di Yorgos Lanthimos. Miguel Gomes è miglior regista per ‘Grand tour’. Il Grand Prix è andato a ‘All we imagine as light’ di Payal Kapadia, il Premio Speciale a ‘The seed of the sacred fig’ di Mohammad Rasoulof. La giuria ha consegnato poi al padre di ‘Guerre Stellari’, George Lucas, la Palma d'Oro onoraria, la seconda dopo quella assegnata in apertura a Meryl Streep.
Premi e premiati
Palma d’oro – Anora di Sean Baker
Grand Prix – All we imagine as light di Payal Kapadia
Premio della Giuria – Emilia Perez di Jacques Audiard
Miglior Regia – Grand Tour di Miguel Gomes
Miglior attore – Jesse Plemons, Kinds of kindness
Migliori attrici – Adriana Paz, Zoe Saldana, Karla Sofia Gascon e Selena Gomez, Emilia Perez
Premio Speciale – The seed of the sacred fig di Mohammad Rasoulof
Migliore sceneggiatura – The Substance di Coralie Fargeat
Camera d'Or – Armand di Halfdan Ullmann Tondel
Miglior cortometraggio - The Man Who Could Not Remain Silent di Nebojsa Slijepcevic
Palma d'Oro alla carriera – George Lucas e Meryl Streep
Anora di Sean Baker
Ambientato a New York, il thriller-comico di Sean Baker è la storia di una spogliarellista prostituta che finisce per sposare il figlio di un oligarca russo. Un matrimonio a Las Vegas, che fa infuriare i parenti del ragazzo. Il film prende una piega esilarante quando un trio di mafiosi arriva a casa degli sposi. E’ felice Baker, perché “sembra che finora il film non sia stato così divisivo come pensavo". Eppure, "in questo momento stiamo affrontando questioni estremamente divisive". Secondo il regista premiato con la Palma d’Oro "siamo tutti affascinati" dal lavoro sessuale perché avviene "proprio sotto il nostro naso, che ce ne accorgiamo o meno". Non è la prima volta che un suo film parla di prostitute.
Film maker indipendente, 53 anni, Baker è arrivato tardi al successo. E’ cresciuto a suon di “cliché”, come lui stesso raccontava al Guardian nel 2017: “Pellicole super-8, videocamere, club di cinema a scuola, tortura di mia sorella per farla recitare nei miei film". Ha studiato cinema alla New York University e ha realizzato il suo primo film, 'Four Letter Words'. Ma è uscito nell’anonimato solo nel 2015 con ‘Tangerine’, girato interamente con l’iPhone. Anche quel film raccontava di lavoratrici del sesso. Nel mezzo anni di eccessi, l’eroina, la tossicodipendenza. "Ho sprecato un sacco di tempo, ho passato dei brutti momenti".
Nel 2017, 'The Florida Project' segue una ragazzina che vive in uno squallido motel alla periferia di Disney World e sua madre che vive di espedienti. Per la pornostar di 'Red Rocket' (2021), ha reclutato un attore che non era affatto destinato a finire sulla scalinata di Cannes, come poi è successo. Simon Rex, apparso soprattutto in 'Scary Movie'. Gli ha fatto un provino di cinque minuti al telefono. Il fima è stato selezionato per il Festival 2021. Tre anni dopo Baker è tornato sulla Croisette per vincere.