
I viaggiatori ‘pazzeschi, Victoria Cabello (48 anni) e Paride Vitale (45 anni)
Milano, 12 giugno 2023 – Sì, viaggiare... ma lei le buche più dure non le evita, anzi le cerca. Victoria Cabello è in onda ogni martedì alle 21,30 su Tv8 con ‘Viaggi pazzeschi’ (produzione Banijay). Prossima puntata il Marocco.
Victoria, chi è il viaggiatore?
"Qualcuno aperto a trovare esperienze di ogni tipo, e anche disposto a divertirsi nell’imprevisto. Uno che non si arrabbia se le cose vanno male. Io sono capace di andare in aeroporto senza biglietto e volare dove capita, anche se poi a volte puoi finire in posti di m..."
Lei ha vinto, in coppia con Paride Vitale, Pechino Express. Ha detto che quella trasmissione fa uscire la carogna che in te...
"Intendevo dire che ti rende molto determinato. Ma nei confronti degli altri non ero carogna: anzi, quando era possibile, li aiutavo, per esempio davo delle indicazioni sul percorso più facile".
Ha dichiarato che ‘viaggiare è stata la mia cura’.
"Sono stata ferma a lungo per concentrare le mie energie nella ricerca della guarigione (aveva contratto la malattia di Lyme, ndr) e per un periodo mi sono isolata. Poi è arrivato il Covid, quindi ho fatto due lockdown. Avevo paura di rientrare nel mondo, di non sostenerne più i ritmi, di non avere più la forza necessaria. Invece ‘Pechino’ è stato un modo per rientrare nel mondo, e anzi per recuperare il tempo perso. Ancora oggi sono in contatto con persone che ho conosciuto in Uzbekistan, Turchia, Giordania".
Lei è orgogliosamente single. Secondo lei, meglio un amico che un marito...
"Conosco mariti splendidi che sono anche amici delle mogli. L’amicizia è determinante nella vita di una coppia, quando magari altre cose scemano. Ma non sempre è così. Purtroppo non mi è ancora capitato di fermarmi per progettare la vita con qualcuno. Spero sempre che mi capiti, ma non è che ogni giorno esco con la sahariana e la rete per elefanti per catturare un marito".
Anche lei, come Michela Murgia, ha una queer family...
"Murgia ha fatto un passo in più, vive proprio con la sua queer family. Io vivo a casa mia ma frequento una nutrita queer family con la quale progettiamo di fondare, prima o poi, una Rsa che ci accolga tutti".
Della sua esperienza a X Factor ha detto: come giudice ho fatto cag...
"Totalmente. Ero una fan del programma e quando me l’hanno proposto non ci credevo. Sono entrata buttandomi, come faccio spesso. Ma, mentre lo facevo, e soprattutto dopo, ho capito che non era il mio. Io spesso sono un lupo solitario, voglio guidare, non sono per i programmi corali. Sono molto sensibile e empatizzavo con i miei concorrenti, forse è l’unica volta che ho provato un istinto materno. Facevo fatica a dire a qualcuno ‘hai fatto schifo’. Avrei dovuto pensarci prima, ma è stato un errore da cui ho imparato molto".
Mai subito molestie?
"Mai. Se capitava qualche approccio pesante sdrammatizzavo con una battuta. Solo una volta mi è capitato di trovarmi, nella piscina di un albergo, con un collega famoso. Eravamo solo noi due e abbiamo cominciato a chiacchierare. Mi ha raccontato del film che doveva fare e mi ha proposto di vedersi a cena per parlarne. Io mi chiedevo: perché a cena? Siamo qui, parliamone qui. Insomma ho capito che stava broccolando. Allora l’ho lasciato parlare, ho ascoltato in silenzio, e, dopo un quarto d’ora, gli ho detto: ‘Guarda che hai una caccola gigante che ti esce dal naso’. Credeva scherzassi, invece era vero!"
Perché gli amici la chiamano Tomtom?
"Quando sono venuta a Milano non volevo fare la figura della solita imbranata. Così periodicamente mi studiavo una tavola di Tuttocittà (e questo la dice lunga sulla mia età – 48 anni, ndr) e alle dieci di sera uscivo per esplorare quella zona memorizzando le strade principali. Di Milano conosco ogni via, sono l’incubo dei tassisti perché dico sempre ‘vada di qui, giri di là’".
Così smentisce il luogo comune che vuole le donne prive di senso dell’orientamento.
"Però non ho neanche quella capacità delle donne di essere multitasking..."
Nella sua vita ha fatto la modella una sola volta...
"Un’amica doveva sfilare in fiera a ‘Milano Sposa’ ma non poteva. Mi chiese di sostituirla. Il vestito era di due taglie più grandi e non lo riempivo, soprattutto al seno. Le scarpe con tacco erano due numeri più grandi, così sono andata in bagno e l’ho riempite di carta igienica. Tocca a me: esco in passerella, faccio due passi e inciampo nel vestito. Cado a faccia in giù, il vestito si rovescia e rivela che indossavo le mutande con la faccia di Minnie stampata sopra! Perdo anche le scarpe e la carta igienica vola dappertutto. All’atelier sono mortificati. Alla fine della sfilata però alcuni clienti vengono nel backstage e mi dicono: grazie, non ci siamo mai divertiti così tanto"
Da ragazza andava in moto...
"Sul lago di Lugano facevo parte di un gruppo di amici che elaborava le moto. Io li guardavo e imparavo. Finito il rodaggio, mi hanno elaborato anche il mio scooter Fifty: dopo il loro intervento, andava a cento all’ora!"
Quanto di maschio c’è in lei?
"Facciamo 40% e 60%? O forse 50% e 50%. Mi trovo a mio agio in un’officina a chiacchierare col meccanico come a una serata di gala coi tacchi. Le due anime coesistono. Una volta Luciana Littizzetto mi disse una battuta molto divertente: ‘Sei l’unica donna che si può spedire via fax, ma anche quella che se si buca una gomma sai che te la può cambiare’. Quando andavo in vacanza con un’amica che aveva una casa al mare, ogni volta la caldaia era rotta. Io prendevo gli attrezzi e l’aggiustavo. Nel mio palazzo quando si brucia una lampadina bisognerebbe chiamare l’amministratore, invece io ho una scorta di lampadine e la cambio io. Mi diverto anche così".