Sabato 5 Ottobre 2024
GIULIA PROSPERETTI
Magazine

Viaggio a Romics. Quanti sogni rinchiusi in un fumetto. E trionfa la fantasia

Un tuffo in un’altra dimensione tra cosplayer, artisti e miti di carta. Fino a domani alla Fiera di Roma la 33ª edizione del festival.

Viaggio a Romics. Quanti sogni  rinchiusi in un fumetto. E trionfa la fantasia

Un tuffo in un’altra dimensione tra cosplayer, artisti e miti di carta. Fino a domani alla Fiera di Roma la 33ª edizione del festival.

Immergersi in un mondo spesso solo immaginato, evadendo dalla propria realtà. Fino a domani, alla Fiera di Roma, l’immaginario di giovani e adulti viene celebrato alla trentatreesima edizione del Romics. Qui ognuno veste i panni di chi vuole. Girando tra i padiglioni della Fiera il primo impatto è con il “cosplay“. Un mondo nerd dalle mille sfaccettature. Tra tanti evergreen – come Elsa di Frozen, Pirati dei Caraibi, Mia Wallace di Pulp Fiction, i Pokémon, ma anche Samara di The Ring (con tanto di pozzo in cartapesta al seguito) – i capelli lunghi e biondi di una ragazza spuntano fuori dal costume da Deadpool, uno dei trend del momento.

Ma il cosplay non è solo questo. Chi lo improvvisa con delle orecchie da gatto e un accenno di trucco a tema, passeggia accanto a gruppi in tenuta da softair e a rappresentanti delle associazioni di rievocazioni storiche. "Il cosplay è un mondo che comunica con tutto il resto della manifestazione – spiega Sabrina Perucca, direttrice artistica del Festival –. Ci sono famiglie e gruppi di amici che vengono vestiti dai loro personaggi preferiti ma c’è anche l’aspetto di competizione: abbiamo una gara molto attesa che si tiene la domenica, seguita da migliaia di persone. Qui avviene anche la selezione del team italiano che il prossimo anno parteciperà alla gara mondiale di cosplay in Giappone a Nagoya. La terza faccia del cosplay sono i raduni a tema con persone provenienti da tutta Italia che attraverso i social si danno appuntamento al Romics".

Tra le tendenze anche i “ragazzi con il cartello“: da “Free hugs“ (abbracci gratis) al più estremo “kiss or slap“ (bacio o schiaffo). Se il contorno “di colore“ è parte stessa della manifestazione, per gli appassionati non mancano i contenuti. "Quest’anno – racconta Perucca – tre eccezionali artisti vengono insigniti del Romics d’Oro: a partire da Giuseppe Palumbo, grandissimo e poliedrico disegnatore italiano, suo il manifesto di questa edizione, dedicato a Diabolik ed Eva Kant, una mostra con oltre 100 originali racconta la sua carriera; il giapponese Hidetoshi Omori, direttore delle animazioni e character designer per oltre duecento importanti titoli tra animazioni e videogames; Jim Cornish, straordinario storyboard artist che ha lavorato alle più celebri produzioni cinematografiche degli ultimi decenni (tra gli altri Harry Potter, X-Men, 007). E, ancora, grandi festeggiamenti per gli anniversari di Pollon, La storia infinita e il tenero Grisù. Un interessante sguardo poi al fenomeno webtoon, attraverso le voci di artisti italiani e internazionali".

I personaggi più attesi? "I giovanissimi – spiega la direttrice del Romics – attendono sempre con grande entusiasmo due autori italiani: il fumettista Sio e Pera Toons. Oltre a Palumbo tra i personaggi più attesi ci sono anche esponenti del mondo musicale come Cristina D’Avena che terrà un concerto riempiendo un padiglione intero con migliaia di persone".

Gli aspetti della manifestazione più apprezzati dal pubblico? "Mettere insieme un grande maestro del fumetto o dell’animazione confrontandoli con le novità, i nuovi miti. Questo – sottolinea Perucca – penso sia un aspetto che al pubblico piace molto".

Passeggiando tra gli stand, tra chioschi di onigiri, Bubble tea e gyoza, ci si trova catapultati in Giappone. "I manga e gli anime sono tra gli aspetti principali di questo mondo e in molti si appassionano così alla cultura giapponese: al cibo ma anche alle arti tradizionali. Per questo abbiamo voluto offrire loro la possibilità di assaggiare alcuni dei prodotti che si vedono nei cartoni e nei fumetti".

Agli aspiranti fumettisti è infine dedicato il ciclo di Masterclass e workshop con grandi autori italiani e internazionali, dal Giappone agli USA, da Hidetoshi Omori a Richard Blake, passando per l’italiano Mattia Surroz.