Martedì 5 Novembre 2024

Basilicata a piedi: ecco perché fare l'itinerario coast to coast

Dal mar Ionio al Tirreno, attraversando borghi e paesi carichi di storia e un paesaggio di grande fascino naturalistico: una passeggiata da non perdere

Il borgo di Craco – Foto: ROMAOSLO/iStock

Il borgo di Craco – Foto: ROMAOSLO/iStock

A metà gennaio il prestigioso New York Times ha sentenziato che la Basilicata, e soprattutto Matera, è la meta turistica da non perdere nel corso del 2018. Senza nulla togliere all'indicazione del quotidiano statunitense, che è validissima, ci permettiamo di segnalare un itinerario da percorrere a piedi e che ricalca quello del film 'Basilicata coast to coast' (2010), scritto e diretto da Rocco Papaleo e storia dei membri di un gruppo musicale che attraversano la regione per partecipare a un festival di teatro-canzone. BASILICATA COAST TO COAST La via comincia a Policoro, comune che si affaccia sul mar Ionio, e termina 233 chilometri più a Ovest, presso Maratea, dove fare un bagno nelle acque del Tirreno. La passeggiata prevede nove tappe: lunghe 10-12 chilometri le ultime due (Lauria-Trecchina e Trecchina-Maratea), in media di 23-25 le restanti, con l'eccezione della tratta Moliterno-Lauria (38 chilometri) e Craco-Aliano (34 chilometri). È possibile utilizzare anche la bicicletta, oppure l'automobile, che prevede un percorso differente, ma va da sé che il viaggio a piedi ha un fascino unico che ben si sposa con la natura austera della Basilicata. LE PRIME DUE TAPPE E IL BORGO FANTASMA DI CRACO Lasciandosi alle spalle lo Ionio, dopo i primi 23 chilometri di cammino arriviamo preso il centro medioevale di Tursi, dove è possibile visitare le rovine di un castello gotico e il santuario di Santa Maria di Anglona. La seconda tappa è quella che conduce fino al borgo fantasma di Craco, abbandonato nel 1963 a causa del pericolo di una frana e talmente suggestivo da essere stato location di numerosi film (per esempio 'La passione di Cristo', 'La lupa' e 'Quantum of Solace'). LE TAPPE 3-4 E IL CONFINO DI CARLO LEVI Abbandonando Craco camminiamo lungo una strada provinciale e poi una mulattiera che ridiscende verso la Valle del torrente Sauro: la terza tappa si conclude presso il bordo di Aliano, luogo del confino di Carlo Levi e paese che ispirò allo scrittore il romanzo 'Cristo si è fermato a Eboli' (1945, adattato per il grande schermo nel 1976 e in parte girato presso Craco). La quarta tappa termina a Corleto Perticara e consente di ammirare alcuni dei più bei calanchi d'Italia, vale a dire quei fenomeni di erosione del terreno che producono profonde rughe sulle colline argillose. LE TAPPE 5-7, A CONTATTO CON LA NATURA La strada che porta a Viggiano, quinta tappa del cammino, inizia a salire e il paesaggio si fa marcatamente montano. Incontriamo sali e scendi anche attraversando Tramutola e Moliterno (sesta tappa) e poi dirigendoci a Lauria, comune in cui è nato Rocco Papaleo. Si tratta della parte più impegnativa della Basilicata coast to coast, quella che richiede un po' più di fatica, rispetto alle altre, ma che permette di godersi tutto il fascino della natura più selvaggia. Un consiglio: il pecorino di Moliterno è una vera squisitezza, vale la pena di assaggiarlo. LE TAPPE 8-9, UN FINALE COL BOTTO Le ultime due tappe consento di riprendere fiato e concedersi una camminata più lenta e svagata: la tratta Lauria-Trecchina ci porta in una cittadina celebre per il cosiddetto “pane di Trecchina”, cotto in modo tale da conservarsi morbido anche per più di una settimana e retaggio della cultura dei pastori cosentini, che lo utilizzavano durante la transumanza. La tappa finale, Trecchina-Maratea, ci porta lungo la costa tirrenica, regalandoci una splendida vista sul golfo di Policastro. Leggi anche: - In bici con i bambini, le 5 ciclovie italiane più facili e belle - Thailandia, la spiaggia di Leonardo DiCaprio chiude ai turisti - Cosa fare a La Valletta, capitale europea della cultura 2018