Roma, 30 agosto 2024 – Vespe, calabroni e zanzare più aggressivi per il caldo: siamo bersagliati dalle punture. Per verificarlo basta aver trascorso qualche giornata di questa torrida estate tra i boschi o nel verde o essere andati a cercare funghi. Ma è anche la conclusione scientifica di Alessandro Miani, presidente della Sima, la Società di medicina ambientale che è sempre molto attenta a questi temi.
Perché quando fa caldo gli insetti sono più aggressivi
“Quando fa caldo – spiega il professore – gli insetti crescono più rapidamente ma non solo, hanno anche una necessità maggiore di acqua e di cibo. Per questo si avvicinano con frequenza più alta agli esseri umani”. E quel ‘si avvicinano, purtroppo, si traduce quasi sempre in una puntura. Perché stiamo parlando prima di tutto di “vespe, calabroni e zanzare”.
Quanti sono gli italiani allergici
Per fortuna, chiarisce Miani, “solo il 2% della popolazione italiana ha reazioni allergiche, tale da rischiare uno choc anafilattico fatale. Sicuramente però le punture di insetti sono come minimo fastidiose e limitano molto le nostre libertà, d’estate”.
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La paura della puntura e cosa non bisogna fare
Naturalmente la puntura d’insetto ci provoca anche “paura e ansietà – è l’analisi del professore -. Ma bisogna assolutamente evitare alcuni errori, il primo è quello di grattarsi per scongiurare che il veleno o comunque la sostanza si possa espandere”. Ancora: “Bene togliere il pungiglione, ma bisogna farlo in modo corretto. E bene usare prodotti ad uso topico sulla puntura. Infine è una buona abitudine quella di tenere a portata di mano i repellenti, in funzione preventiva”.
L’inverno caldo che effetti avrà?
E cosa dobbiamo aspettarci se l’inverno sarà mite come sta ormai accadendo da tempo? “Di certo ci ritroveremo con un gran numero di zecche – spiega Miani -. Perché quel parassita depone le uova proprio d’inverno. E se la stagione è siccitosa, avremo un’esplosione di esemplari, come sta accadendo negli ultimi anni”.