Roma, 13 settembre 2024 - Non solo vespa velutina e vespa orientalis. La vespa di terra - nome scientifico Vespula germanica - in questa stagione continua ad essere un rischio per chi va a cercare funghi ma anche per chi si dedica al giardinaggio o ai lavori agricoli (e deve fare grande attenzione anche alle punture di zecche).
Abbiamo chiesto all’entomologo Enzo Moretto, fondatore e direttore di Butterfly Arc, la ‘Casa delle farfalle’ di Montegrotto Terme e di Esapolis, il museo degli insetti di Padova, quali siano i segnali a cui prestare attenzione per evitare conseguenze che possono essere anche molto pericolose, fino allo choc anafilattico.
Vespe di terra, come riconoscere il nido?
Quando vediamo un buco nel terreno dobbiamo essere molto prudenti. “Questi animali - chiarisce Moretto - costruiscono sempre i loro nidi dove trovano terra smossa e cavità, in casa anche nei cassoni delle tapparelle, in giardino dove batte il sole perché hanno bisogno di caldo. Queste vespe sono sempre state un rischio per tanti agricoltori, ad esempio durante i lavori di aratura”.
Vespe di terra, sono più aggressive?
Ma la vespa germanica è più aggressiva? “Sì - risponde l’entomologo -, quando inconsapevolmente ci avviciniamo al nido e le disturbiamo, rispondono con grande aggressività. Il nido non si vede, è sotto terra. Per costruirlo usano fibre vegetali, legno marcio ma anche carta e cartone, lo masticano con le mandibole e ottengono una poltiglia”.
Come avviene l’attacco?
“La prima vespa che ti punge attira tutte le altre, sì proprio come avviene nei cartoni animati. Il pungiglione delle vespe è uno stiletto liscio, non ha seghettature, l’animale non muore come succede invece alle api. Il veleno, soprattutto all’inizio, ha un odore molto concentrato e forte, così attira lo sciame. Adesso, a fine stagione, cominciano a formarsi le generazioni di maschi e femmine, le future regine che cercheranno di passare l’inverno in luoghi riparati. A sud, dove fa più caldo, possono sopravvivere colonie anche nella brutta stagione. La regola numero uno: prima di mettere le mani per terra bisogna guardare bene, soprattutto se si vede terreno smosso”.
La puntura di vespa: cosa si rischia
“Le vespe hanno un’altissima incidenza di danni sulla salute, in qualche caso gli effetti possono essere letali - mette in guardia Moretto -. In caso di reazione allergica, si rischia la vita. E non possiamo sapere quando si può verificare. Difficile anche capire cosa può accadere dopo la prima volta”.
Qual è la parte del corpo più pericolosa?
“Bisogna stare molto attenti se si viene punti in gola, perché l’azione del veleno è vicina alla zona che ci consente di respirare. Andando in moto o in bicicletta, può anche capitare di ingoiare addirittura una vespa ma basta anche una puntura sul collo. A fine stagione, capita di essere punti sulle mani perché loro cercano acqua e sono ovunque. Se si vedono comparire bolle e gonfiore bisogna preoccuparsi”.