Rinnovare le pareti o i mobili di casa è un modo per rinfrescare gli ambienti e dare una nuova luce, per un aspetto più curato e moderno del contesto domestico. In generale, i muri interni andrebbero ritinteggiati ogni 5-6 anni, salvo problematiche come fumo o umidità, che possono accelerare il deterioramento delle superfici. Quando si decide di dipingere le pareti domestiche, è fondamentale conoscere le differenze tra rullo e pennello per scegliere lo strumento più adatto. Che si tratti di pareti o mobili, la scelta influisce direttamente sul risultato finale e sulla facilità del lavoro fai-da-te. Molto spesso si preferisce fare da soli per risparmiare e personalizzare gli spazi. Tuttavia, il dubbio su quale strumento utilizzare può rallentare i lavori: rullo o pennello? Conoscere le caratteristiche di entrambi aiuta a ottenere risultati ottimali. Prima di iniziare a dare la tinta con l’uno o l’altro, inoltre, è opportuno indossare una tuta protettiva per non rovinare i vestiti e coprire il pavimento con teli per evitare macchie.
Il rullo
Il rullo, che si utilizza principalmente per coprire ampie superfici regolari, permette di applicare la pittura in modo uniforme e in tempi ridotti. Sul mercato ne esistono diversi tipi, pensati anche per vernici specifiche. Quelli in tessuto sintetico sono ideali per idropitture lavabili e pitture murali interne: realizzati in materiali come poliammide, microfibra o acrilico, offrono resistenza e prestazioni elevate. Quelli in tessuto naturale sono perfetti per applicare smalti sintetici su superfici in ferro o altri materiali, garantendo una finitura professionale. Quelli a pelo lungo sono progettati per muri irregolari, come facciate esterne, grazie alla lunghezza del pelo (18-20 mm), che si adatta alle superfici. E ancora, i rulli a pelo medio-lungo vanno bene per pareti interne leggermente ruvide, assicurano una distribuzione omogenea anche su muri non perfettamente lisci. Quelli a pelo corto servono soprattutto per superfici lisce come cartongesso, sono indicati per pitture dense o monomano.
Il pennello
Il pennello è ideale per lavori di precisione e per superfici irregolari. Dalla tipologia delle setole dipendono le sue caratteristiche principali. Quelle naturali sono ottime per pitture a solvente, ma sono soggette a rapido deterioramento. Quelle sintetiche sono più resistenti e versatili, funzionano con tutte le pitture. Anche in questo caso ci sono diverse tipologie disponibili in commercio. I modelli a plafoniera sono larghi e spessi, adatti a grandi superfici. Gli spalter sono larghi, piatti e senza manico, perfetti per effetti decorativi. Quelli ovali sono utili per tinteggiare angoli e dettagli. Quelli lunghi e stretti sono ideali per termosifoni e per spazi stretti. Se si devono ritinteggiare le persiane, ci sono quelli specifici per lavorare tra le lamelle.
Modalità di utilizzo
Quando si utilizza un rullo, è importante non immergerlo eccessivamente nella vernice: un eccesso di prodotto può causare sgocciolamenti indesiderati e rendere più complicata l’applicazione uniforme. Meglio immergerlo leggermente e poi farlo scorrere su una griglia per poter distribuire la pittura in modo omogeneo. Durante l’applicazione, si consiglia di procedere con movimenti regolari, disegnando una sorta di W o M sulla parete per coprire l’area senza lasciare segni evidenti. Con il pennello, invece, è utile iniziare il lavoro lavando le setole (specialmente se lo strumento è nuovo e non è mai stato usato prima), in modo da ammorbidirle e pulirle ulteriormente. La vernice dovrebbe essere stesa con colpi leggeri e continui, senza caricare troppo il pennello per evitare antiestetiche striature e colature. Per i dettagli o gli angoli difficili, potrebbe essere utile un modello ovale o a punta.
Errori da evitare
Un errore frequente con il rullo è utilizzarlo su pareti o superfici non adeguatamente preparate. Se la superficie è sporca, rugosa o non perfettamente asciutta, il rullo può sollevare polvere o detriti, formando grumi e rovinando il risultato finale. Prima di iniziare, è essenziale pulire e, se necessario, levigare la parete. Con il pennello, invece, uno degli sbagli più comuni è quello di immergerlo troppo nella vernice, fino alla base delle setole. Questo non solo comporta uno spreco del materiale, ma rende difficile il controllo durante l’applicazione e aumenta il rischio di colature. Anche lavorare con movimenti troppo rapidi o disordinati può causare un’applicazione irregolare, lasciando segni visibili sulla superficie. In entrambi i casi, prendersi qualche minuto per preparare con attenzione gli strumenti e la superficie da trattare aiuta a evitare questi problemi e a ottenere un risultato migliore.