Lunedì 2 Settembre 2024
GIOVANNI BOGANI
Magazine

Hollywood a Venezia, Clooney e Pitt: l’unione dei due ‘lupi’. Non solo per denaro

George e Brad tengono banco presentando fuori concorso ‘Wolfs’. “Non sono 35 milioni a testa”. “C’era il desiderio di lavorare insieme”

Venezia, 1 settembre 2024 – Sono negli ‘anta’ tutti e due da un po’, ma sembrano divertirsi come ragazzini. George Clooney e Brad Pitt, vestiti di chiaro, portano a Venezia il divertimento, la commedia, l’ironia di Wolfs. E sembrano dirci che non c’è nulla da temere, la vita è piena di drammi, di imprevisti, di agguati del destino. Ma è sempre possibile cavarsela, con un po’ di disinvoltura e molta faccia tosta. Il film si chiama Wolfs, e la parola non è il plurale sbagliato di lupo in inglese, ma un’allusione al personaggio di Wolf in Pulp Fiction di Quentin Tarantino. Ma sì, quello che risolve problemi, come nascondere in fretta il cadavere di un ragazzino senza testa. Wolf, in quel film, era un indimenticabile Harvey Keitel, che trattava i due gangsters John Travolta e Samuel L. Jackson come ragazzini.

Brad Pitt e George Clooney in una scena del film Wolfs di Jon Watts
Brad Pitt e George Clooney in una scena del film Wolfs di Jon Watts

Qui, George Clooney e Brad Pitt sono due ‘risolviproblemi’ chiamati in una lussuosa suite d’hotel a New York. Dove una bella signora ha combinato un pasticcio: disteso per terra c’è un ragazzino nudo che non respira più. Clooney e Pitt si guardano in cagnesco, uno è stato chiamato dalla signora terrorizzata e l’altro dalla proprietaria dell’albergo. Il ragazzino deve sparire in fretta. Il resto, sono 108 minuti di thriller, entertainment allo stato puro. Che non funzionerebbe così bene, se non ci fossero loro due: con i loro sguardi, i loro tic, la loro intesa, la loro ironia.

Wolfs arriva a Venezia fuori concorso ed è inutile dire che la conferenza stampa è più che affollata. Pitt e Clooney parlano anche di cose serie: come il passo indietro di Joe Biden, che ha rinunciato a candidarsi alle elezioni del presidente Usa. “Non ho mai risposto a questa domanda, così penso che lo farò adesso”, dice Clooney, mentre la sala applaude. “Chi dovrebbe essere applaudito è il presidente, che ha fatto la cosa meno egoista che si potesse fare, dai tempi di George Washington. Ciò che spero venga ricordato è la sua generosità: sapete, è molto difficile lasciare il potere, l’abbiamo visto ovunque nel mondo. E invece, per aver detto che c’era qualcuno più adatto di lui a fare questa corsa, tutti i meriti vanno a lui. Penso che molte persone siano state sorprese, e che siamo tutti molto entusiasti per il futuro”.

Si parla anche dell’annosa questione che contrappone film per le sale e film per le piattaforme: Wolfs, che sarebbe perfetto per trascinare il pubblico nelle sale, è un prodotto Apple Original, e avrà negli Stati Uniti solo una limitata distribuzione nelle sale, il 20 settembre, per poi debuttare globalmente su Apple tv+ il 27 settembre.

Clooney e Pitt ammettono di non essere felicissimi che il film non vada, praticamente, nelle sale. “Anche se la crescita delle piattaforme è un dato positivo, c’è molta più scelta. Sarebbe stato più bello avere un’uscita più importante nelle sale, ma d’altra parte un sacco di persone potranno vedere il film sulla piattaforma”, dice Clooney. “Abbiamo bisogno dello streaming, e lo streaming ha bisogno di film nuovi. Tutto quello che vedo, è più lavoro per gli attori”.

E a proposito di attori, si parla anche di quanto sono stati pagati: e sempre Clooney punta il dito sul New York Times, che ha parlato di 35 milioni di dollari a testa: “C’è una brava giornalista, Nicole Sperling del New York Times, che ha scritto un articolo interessante sui nostri salari, e non so quale sia la sua fonte, ma il nostro salario è milioni e milioni di dollari meno di quanto è stato scritto”, dice Clooney. E comunque ci pensa Pitt a spiegare le ragioni non economiche del loro incontro: “George si è presentato con questa idea divertente. Qualcosa che ci permetteva di costruire cose già fatte in passato. Per me sta diventando sempre più importante con il tempo lavorare con persone che mi piacciono, come lui”, aggiunge Pitt. Intanto, la Apple ha anche chiuso un contratto con il regista, Jon Watts, per scrivere e dirigere un sequel, sempre con Clooney e Pitt.