Sabato 5 Ottobre 2024
BEATRICE; MANCHERÀ
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Venezia 80 Hollywood sarà al Lido: la Mostra batte lo sciopero Sei i film italiani in gara

L’annuncio di Barbera: "Arrivano Bradley Cooper, la Coppola, Fincher, Mann. Nessuna cineasta donna del nostro Paese? È colpa dei produttori, non mia".

Venezia 80   Hollywood sarà al Lido:  la Mostra batte lo sciopero  Sei i film italiani in gara

Venezia 80 Hollywood sarà al Lido: la Mostra batte lo sciopero Sei i film italiani in gara

di Beatrice

Bertuccioli

Mancherà qualche star ma il tappeto rosso non rimarrà deserto. E non saranno soltanto i divi di casa nostra a popolarlo, anche se la presenza italiana sarà ragguardevole, con sei film in concorso e altri disseminati nelle varie sezioni. Ieri il direttore Alberto Barbera ha presentato l’ottantesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, in programma al Lido dal 30 agosto al 9 settembre. "L’ultima settimana è stata turbolenta ma per fortuna l’impatto dello sciopero di attori e sceneggiatori americani, che protestano per ragioni ampiamente condivisibili – ha spiegato Barbera – è molto modesto sulla Mostra. L’unico film che abbiamo perso, è il bellissimo film di Luca Guadagnino, Challengers. Tutti gli altri film americani che avevamo invitato, sono stati confermati. E ringrazio produttori e registi che hanno deciso di tenere fede all’impegno assunto con noi e saranno presenti alla prima del loro film". E precisa: "Non potranno venire gli attori che hanno partecipato a produzioni legate agli Studios o a piattaforme, mentre ci saranno, o almeno ce lo auguriamo, gli attori che hanno lavorato in produzioni indipendenti, e sono tante a Venezia. E quindi speriamo che il tappeto rosso non sia così sguarnito come qualcuno nei giorni scorsi aveva ipotizzato". E sottolinea: "Non sarà assolutamente una Mostra autarchica". Ben 54, infatti, i paesi rappresentati.

In totale i lavori presentati sono stati 4061, di cui 2100 lungometraggi e 1961 cortometraggi. La Selezione Ufficiale comprende 82 lungometraggi, tra i quali 23 in Concorso e 19 Fuori Concorso, ed è "il disagio adolescenziale, il malessere di una generazione che si sente abbandonata e tradita – spiega Barbera – la tematica più ricorrente".

I sei italiani in concorso sono: Comandante, di Edoardo De Angelis, con Pierfrancesco Favino, scelto come film d’apertura al posto di quello di Guadagnino; la seconda opera da regista di Pietro Castellitto, Enea, ritratto di una Roma degradata, "una sorta – dice Barbera – di grande bruttezza"; Finalmente l’alba di Saverio Costanzo che torna al cinema dopo avere diretto con successo per la tv L’amica geniale; Lubo di Giorgio Diritti, "tra denuncia sociale e feuilleton, su un bambino sottratto alla propria famiglia nella Svizzera degli anni Trenta"; Io capitano di Matteo Garrone, "odissea contemporanea di due giovani africani, dal Dakar alla traversata del Mediterraneo su una carretta del mare" e infine Adagio di Stefano Sollima, "su una Roma distopica assediata da incendi". Sei italiani in concorso ma tra loro nessuna regista. "Perché? È una domanda da rivolgere ai produttori. Noi selezioniamo quello che ci viene proposto. C’era soltanto un film che avrei potuto inserire ma non era all’altezza dei precedenti di questa regista e quindi ho preferito rinunciare".

Tra i film in concorso l’atteso Maestro, di e con Bradley Cooper, su Leonard Bernstein e il suo rapporto con l’amatissima moglie; Priscilla di Sofia Coppola, sulla moglie di Elvis Presley; Poor Things di Yorgos Lanthimos, con Emma Stone, che però non sarà a Venezia. E ancora, tra gli altri, Ferrari di Michael Mann, con Adam Driver, El Conde di Pablo Larraín (su un Pinochet-vampiro) e Dogman di Luc Besson. Presente Fuori concorso Woody Allen con Coup de chance, girato in Francia, in francese, "riflessione semiseria – spiega Barbera – sull’importanza del caso, nella vita". Allen sarà a Venezia, mentre non potrà esserci a presentare il suo The Palace, Roman Polanski, che rischia l’estradizione negli Stati Uniti. Nella stessa sezione, anche Wes Anderson con The Wonderful Story of Henry Sugar e, con L’ordine del tempo, Liliana Cavani, a cui andrà un Leone d’oro alla carriera.

Presenterà a Venezia, nel concorso di “Orizzonti Extra“, la sua opera prima da regista, Felicità, Micaela Ramazzotti, che dimostra "di avere fatto tesoro – parole di Barbera – dell’esperienza ne La pazza gioia di Paolo Virzì e in Vivere di Francesca Archibugi".

Non c’è Mostra senza polemiche. Quest’anno potrebbero esserci per la presenza nel programma di Allen, Besson e Polanski, in passato accusati di molestie. "Allen è stato assolto due volte, nei confronti di Besson non c’è stato alcun procedimento e per quanto riguarda Polanski, oggi novantenne – afferma Barbera – si tratta di un caso dibattuto da cinquant’anni. Perché rinunciare a un film attesissimo? Io mi schiero con chi ritiene che si debba distinguere tra la responsabilità dell’uomo e quella dell’artista". E aggiunge rassegnato: "Le polemiche ci sono sempre, fanno parte del gioco".