Lunedì 23 Dicembre 2024
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Venerdì Santo, cosa si mangia (secondo i precetti cattolici). Riti e liturgie della Passione

I credenti ripercorrono le tappe della crocifissione di Gesù in attesa della resurrezione di Pasqua. Astinenza dalla carne o digiuno: cosa prescrive la Chiesa

Storia e tradizioni del Venerdì Santo - Crediti: iStock

Roma, 28 marzo 2024  – La festività pasquale cattolica celebra la resurrezione di Gesù, così come descritto nel Nuovo Testamento. Tre giorni dopo la sua morte per crocifissione, avvenuta intorno al 30 d.C., Gesù è risorto, dice il Vangelo. La Pasqua non ha una data fissa sul calendario, ma dipende da quando si verifica il primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera: nel 2024 si celebra il 31 marzo, mentre venerdì 29 si ricorda la Passione di Cristo. E’ un giorno Santo per la Chiesa che prescrive anche specifici comportamenti alimentari per i credenti. 

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Venerdì Santo: cos’è e cosa succede

L’ultimo appuntamento della Settimana Santa prima della Pasqua è il Venerdì Santo che, nel 2024, ricorre il 29 marzo. Il Venerdì Santo ha una sua Azione Liturgica ben precisa, detta In Passione Domini, che ha origini molto antiche, intorno al VII secolo, e ricorda la crocifissione e la morte di Gesù. Si tratta di un giorno di silenzio per la Chiesa cattolica che segue le celebrazione del Giovedì Santo, nel quale si ricorda il primo atto di Passione del Signore, e trova il suo compimento nella lettura della Passione secondo Matteo che viene iniziata dal punto in cui è stata annunciata la morte di Gesù. La stessa lettura, secondo liturgia cattolica occidentale, era stata interrotta la sera precedente nel punto precedente, con lo scopo di consentire ai cattolici di seguire passo per passo lo stesso cammino fatto da Cristo, passato attraverso specifici momenti. Al termine dell’Azione Liturgica, le parrocchie svolgono la Via Crucis, ovvero il rito che riprende la parole di Dio attraverso il quale i fedeli in processione ripercorrono simbolicamente il percorso - in più stazioni - compiuto da Gesù Cristo con la croce sulla strada che lo ha condotto alla crocifissione.

I precetti alimentari dei cattolici

I cattolici praticanti sono chiamati al rispetto di alcuni precetti nel corso della giornata del Venerdì Santo, tra cui la rinuncia a mangiare la carne se hanno compiuto almeno 14 anni e il digiuno ecclesiastico (si concede un unico pasto giornaliero) se sono nella fascia d’età compresa tra i 18 e i 60 anni. La rinuncia al cibo rappresenta un segno di penitenza che i fedeli sono chiamati a compiere per i loro peccati e per quelli di tutti gli uomini, gli stessi che Gesù ha voluto espiare nella Passione.

Venerdì Santo, cosa dicono i Vangeli

Le celebrazioni del Venerdì Santo rimarcano la storia delle ultime ore di vita di Gesù che viene descritta nei Vangeli. In particolare, dopo l’ultima cena e il tradimento di Giuda Iscariota, Gesù viene arrestato poco fuori dalla città vecchia di Gerusalemme nell'uliveto del Getsemani. L’intera vicenda si svolge nella giornata che viene fatta corrispondere al Giovedì Santo, mentre la mattina del giorno successivo, il Venerdì Santo, Gesù Cristo è condotto al cospetto del prefetto romano Ponzio Pilato che, dopo aver parlato con l’accusato, lo giudica innocente. Successivamente colui che si manifestava come il figlio di Dio viene condotto dal re della Giudea, Erode Antipa, il quale però rispedisce l’accusa da Ponzio Pilato, facendo così uno scarico delle proprie responsabilità. Pilato, trovandosi di nuovo alle prese con una scelta decide, per usare un termine molto in voga nei tempi contemporanei, di lavarsene le mani e di affidare la decisione al popolo, chiamato a esprimersi in occasione della Pasqua ebraica. Alla folla viene chiesto chi intende salvare dalla morte tra Gesù o l’omicida Barabba. La scelta ricade su quest’ultimo, con il popolo che invoca la liberazione e la crocifissione di Gesù. Ponzio Pilato, pur consapevole dell’innocenza del Re dei Giudei, decide di non andare contro il volere del popolo per paura di possibili ritorsioni e tumulti. Lascia in questo modo Gesù al suo destino, fatto di flagellazione, scherno e morte. Il suo capo viene “ornato” con una corona di spine e, con una croce pesante sulle spalle, Gesù è costretto a camminare fino alla collina rocciosa chiamata Golgota o Calvario. Qui viene crocifisso e muore, insieme a due ladroni.

Che cos’è la via Crucis

A conclusione della suddetta Azione Liturgica, le parrocchie sono solite organizzare la Via Crucis, un cammino in più stazioni che viene percorso dai fedeli in processione e che ricorda la strada che ha condotto Gesù al monte Calvario, alla crocifissione. Malgrado ogni Regione e città italiana segua le proprie tradizioni in tema di Via Crucis, questo rito ha origini molto antiche che risalgono al Medioevo. A promuoverla principalmente furono San Bernardo di Chiaravalle, San Francesco d'Assisi e San Bonaventura da Bagnoregio, con il numero delle stazioni che inizialmente non era ben definito. Oggi, o per meglio dire dal 1731, sono 14, anche se dal 1975 è stata concessa la possibilità di sostituire le stazioni più classiche con altri momenti riferiti alla Passione di Cristo e presenti nei Vangeli. In questo caso la 15esima stazione, che va a concludere la Via Crucis, è relativa alla resurrezione di Gesù. Nella sua forma classica, come detto, le stazioni sono invece 14, così suddivise:  -Gesù viene condannato a morte; - Gesù viene caricato della croce; - Gesù cade per la prima volta; - Gesù incontra sua Madre; - Simone di Cirene aiuta Gesù a portare la croce; - la Veronica asciuga il volto di Gesù; - Gesù cade per la seconda volta; - Gesù ammonisce le donne di Gerusalemme; - Gesù cade per la terza volta; - Gesù è spogliato delle vesti; - Gesù è inchiodato sulla croce; - Gesù muore in croce; - Gesù è deposto dalla croce; - il corpo di Gesù è collocato nel sepolcro.

La Settimana Santa 2024

I sette giorni che precedono la domenica di Pasqua prendono, come detto, il nome di Settimana Santa. Si tratta di un periodo al cui interno ricadono una serie di appuntamenti molto importanti per i cristiani occidentali: c’è il Giovedì Santo, che ricorda la lavanda dei piedi e l’ultima cena di Gesù con gli apostoli e il Venerdì Santo che commemora la crocifissione e la morte di Gesù.