Roma, 29 settembre 2020 - Da sempre in prima linea contro il body shaming, Vanessa Incontrada ha deciso di mettersi a nudo, completamente, sulla copertina di Vanity Fair (in edicola il 30 settembre). La sua vuole essere una denuncia forte contro gli haters e il bullismo, e una presa di posizione in favore della bellezza di tutte le donne.
"Questa copertina è il momento più bello degli ultimi anni - racconta l'attrice e conduttrice - È il punto d'arrivo che vede il mio corpo diventare un messaggio per tutte le donne (e per tutti gli uomini): dobbiamo tutti affrontare, capire e celebrare una nuova bellezza". Incontrada e Vanity Fair diventano così l'emblema della body positivity, movimento che mette al bando il body shaming - ovvero ogni forma di bullismo contro il corpo e le sue forme - promuovendo al contrario un'idea di bellezza più inclusiva. "Nessuno mi può giudicare" recita il titolo di copertina: è il messaggio che il magazine vuole proporre anche sui suoi canali digitali, con un video-monologo scritto dall'attrice (che lo posta su Instagram)più una serie di incontri, dibattiti e interviste sui propri canali social e sui sito vanityfair.it.
"Nel 2008 - racconta Incontrada nell'intervista - ho avuto mio figlio Isal. La maternità, come per altro succede a tutte le donne, trasforma il tuo corpo. E il mio si trasformò molto. Partirono le critiche. Critiche feroci. Critiche crudeli. Si dice sempre, che i peggiori attacchi arrivino da chi conosci. Io non la penso così: le parole che mi ferirono di più arrivarono da chi non conoscevo. Ero delusa, ferita e disorientata: ma perché essere così cattivi?". E ancora: "A volte prendi peso, altre lo perdi. Un mese sei in dieta e vuoi perdere quei tre chili, un altro ti senti a posto con te stessa. Siamo donne, il nostro corpo funziona così. E' naturale, va accettato e va soprattutto rispettato. Nessuno ti può né ti deve giudicare". Poi la spiegazione della denuncia pubblica: "Ho finalmente capito che la battaglia del corpo non riguardava più me ma tutte le donne. E che se potevo mettere a disposizione di altre la mia esperienza, beh, era arrivato il momento di farlo". Sul tema, infine, intervengono altre donne: Barbara Alberti, la scrittrice Teresa Ciabatti, Maria Luisa Frisa, critica e fashion curator, Sara Gama, capitana Juventus Women e Nazionale calcio femminile, e 12 modelle scelte per un servizio di moda che celebra la bellezza non convenzionale e fuori dagli schemi. Particolarmente toccante il monologo scritto da Vanessa Incontrada sul tema: