Cortina d’Ampezzo, 18 dicembre 2023 – La mitica De Tomaso Turbo rossa parcheggiata davanti all’Hotel de la Poste, Jerry Calà alias Billo che intona l’attesa Maracaibo al piano bar. Ma quando arriva Evelina (Renata Dal Pozzo) lui è già partito. Discese a sci uniti, ghette e tute intere per la gara di fronte allo chalet Ria de Saco. E, per l’occasione, rispunta anche qualche montone. Cosa resterà degli anni 80? Sicuramente Vacanze di Natale . I 40 anni della pellicola cult dei fratelli Vanzina sono stati festeggiati a Cortina con la tre giorni di eventi a tema “come in un film“.
Ma non si tratta di un viaggio nel tempo per nostalgici: a essere celebrato è, piuttosto, quello che resta e (ri)vive ancora oggi tramandandosi di generazione in generazione. La società ha cambiato volto e Cortina con lei ma il fascino di alcuni luoghi è, tuttavia, immutato. Casa Covelli è al suo posto e il pellegrinaggio per i luoghi iconici del film arriva fino a Capanna Ra Valles, in Tofana, dove ieri a pranzo si sono concluse le celebrazioni con un talk e una pizza. Tra i momenti clou del weekend, la seconda serata all’Hotel de la Poste col tributo alla carriera di Enrico Vanzina organizzato dal Nations Award Cortina. Un momento per l’autore di ricordare il fratello Carlo e il padre Steno, ma anche di sedersi al pianoforte e intonare Canzoni stonate circondato da amici e colleghi, prima di lasciare il posto a Moonlight Shadow e I like Chopin . Grande assente Christian De Sica.
Celebrata la Cortina del passato, la ‘Cortina da bere’ del decennio più spensierato della storia, ci si interroga sul futuro che proietta la località verso le Olimpiadi invernali 2026. "Negli anni ‘80 Vacanze di Natale ha sicuramente rilanciato Cortina dal punto di vista dell’offerta turistica invernale. Dal ricco al borgataro tutti si rivedevano nei personaggi di un film che è stato un caso sociale. Oggi – sottolinea il sindaco di Cortina, Gianluca Lorenzi – vediamo una Cortina diversa come è diversa la situazione economica nazionale. Cerchiamo sempre di rincorrere gli stereotipi di una Cortina che offre tanto di più, ma la società si è molto modificata".
In molti temono una colonizzazione da parte del mondo dell’extra lusso internazionale. "È un rischio che riguarda il privato, le strutture alberghiere e ristorative. Ma auspico che questo non accada. Noi come amministrazione – ha assicurato il sindaco – di certo non andiamo a vendere il territorio. A noi piace la Cortina che abbiamo. Chi oggi gestisce le strutture deve essere confortato dall’investimento del Comune di Cortina volto a cercare di allungare il più possibile le stagioni. Cerchiamo di offrire sempre più servizi finalizzati alla viabilità e a nuovi impianti di risalita. Il resto è intouchable ".
E sull’arrivo di Briatore che ha rilevato il ristorante El Camineto Lorenzi si mostra ottimista: "Qualsiasi imprenditore che arriva a Cortina è ben accetto. È logico che dovrà dimostrare di essere all’altezza di poter gestire una struttura ai livelli che lui auspica e soprattutto è importante che rimanga aperto il più possibile. Il mordi e fuggi non ci piace".
A salvarla sarà la tradizione? Gianluca e Simone, 25 e 24 anni, cortinesi doc, ne sono convinti: "Cortina sta cambiando, noi siamo giovani per aver potuto vedere la vera regina delle Dolomiti. Abitiamo in una località che i privati stanno vendendo al turismo, si sta perdendo la sua favola. Ma con l’aiuto degli enti cerchiamo di portare avanti le tradizioni di una delle tre valli ladine. Il nostro futuro è qui, non potremmo vederci da nessun’altra parte".