Sabato 27 Luglio 2024
PATRIZIA TOSSI
PATRIZIA TOSSI
Magazine

Un uovo di Pasqua di 84 anni fa va all’asta. Non fu mai aperto a causa della Guerra

L’incredibile storia di un uovo di cioccolato e della bambina che lo ha conservato per tutta la vita. Era il 1939 quando lo zio disse a Sybil Cook: "Stai attenta, presto potrebbe non esserci cioccolato in giro"

L'uovo 'Mary Mary Quite Contrary' che verrà venduto all'asta da Hansons Auctioneers

L'uovo 'Mary Mary Quite Contrary' che verrà venduto all'asta da Hansons Auctioneers

Roma, 22 aprile 2023 – Un uovo di Pasqua rimasto intatto per 84 anni verrà battuto all’asta il prossimo 18 maggio in Inghilterra. È una storia destinata a colpire i cuori quella dell’uovo ‘Mary Mary Quite Contrary’, una nota filastrocca per bambini. Ricevuto in dono nel 1939 da una bambina gallese di nove anni, la piccola Sybil Cook, l’uovo non fu mai aperto a causa dei venti di guerra che già infuriavano in Europa e, in vista dei razionamenti di cibo (e di cioccolato) la bimba decise di conservarlo come un tesoro per tempi migliori. L'uovo ‘Mary Mary Quite Contrary’ è diventato un cimelio. È ancora avvolto dalla sua carta blu e bianca ed è conservato in una scatola con il nome della proprietaria, scritto a matita, e l'anno: era il 1939. Ad arricchire l’uovo, una decorazione di un giardino con una bambina di plastica e un piccolo annaffiatoio rosso. L’uomo sarà venduto dalla casa d’aste Hansons Auctioneers, con sede nel Derbyshire, il prossimo 18 maggio. Base d’asta a partire dalle 600 alle 800 sterline (circa 896 euro). Ecco cosa è successo all’uovo di Pasqua più longevo della storia.

L’incredibile storia dell’uovo

Aveva nove anni quando Sybil Cook ricevette in dono dallo zio l’uovo ‘Mary Mary Quite Contrary’. Era il 1939 e Hitler stava per invadere la Polonia. “Con la guerra incombente, suo zio ha detto: Stai attenta, ragazza mia, presto potrebbe non esserci cioccolato in giro”, racconta Gill Bolter, la figlia 61enne di Sybil. “Le ha consigliato di razionarlo. Sorprendentemente – continua la figlia – lei era così disciplinata e rispettosa con i suoi anziani che non ne ha mai mangiato un solo pezzo”. E così, la bambina inglese ha conservato quel dolcissimo uovo – rinunciando perfino all’irresistibile tentazione di scoprire la sorpresa – durante tutti gli anni della Seconda guerra mondiale. E non lo ha mai più aperto per il resto della sua vita. Sybil è morta all'età di 91 anni nel 2021. La figlia Gill, direttrice del centro di ospitalità di North Rise, a Cardiff, ha ricordato come sua madre "amasse la vita e il cioccolato".

La figlia: “Sarebbe bello se l'uovo andasse in un museo”

"Quando abbiamo chiesto alla mamma come fosse riuscita a conservare l'uovo per così tanto tempo, ci ha detto che avendolo tenuto per tutta la guerra, non le sembrava giusto mangiarlo", ha rivelato la 61enne, che ora ha deciso di vendere il cimelio all’asta. "Quando era piccola – continua – ha grattato via un po' di carta dalla parte anteriore, solo per controllare che ci fosse del cioccolato dietro". Forse voleva accertarsi che valesse davvero la pena prendersi così tanta cura di un uovo, che è uscito indenne perfino ai bombardamenti. Dopo averlo tenuto al sicuro per tutta l’infanzia, Sybil ha portato l'uovo con sé quando è uscita dalla casa dei genitori per sposarsi nel 1955. E per 60 anni l'ha tenuto nascosto su uno scaffale nella sua camera da letto, nella città di Neath, nel Galles. "Sarebbe bello se l'uovo andasse in un museo insieme ai ricordi di guerra della mamma", è il desiderio della figlia, Gill Bolter.

“L'uovo di Sybil è un ricordo dei giorni difficili”

L’incredibile storia dell’uovo è l’eco dell'austerità in tempo di guerra e dell'obbedienza rispettosa alla famiglia. “Una bambina che era così severa con se stessa che non si concedeva il più piccolo boccone del suo dolcetto preferito”, dice Charles Hanson, il proprietario dell’omonima casa d’aste. “L'uovo di Sybil – continua – è un ricordo di quei giorni difficili. Veniva da una generazione che comprendeva le difficoltà. Hanno imparato ad amare e ad apprezzare le cose più piccole. Questo è un tratto caratteriale molto bello da avere”.