Come finirà l’universo? La fisica se lo chiede da tempo, senza trovare una risposta definitiva. Ora uno studio della Illinois State University potrebbe aver formulato un’ipotesi interessante, ovvero che la fine di tutto il mondo che conosciamo potrebbe avvenire con una serie di esplosioni. Esplosioni abbaglianti di stelle supernove nane nere, che riporteranno l’oscurità.
Gli ultimi bagliori dell’universo
La ricerca americana parte dal presupposto dell’esistenza di queste
stelle supernove nane nere, da non confondere con i buchi neri o le stele di neutroni. Si tratta di supernove di tipo speciale, frutto del raffreddamento di nane bianche, e ancora non individuate nell’universo, che potrebbero essere gli ultimi bagliori dello spazio, che a quel punto sarà un luogo in gran parte vuoto dove la temperatura si avvicina allo zero assoluto.
L’articolo, pubblicato sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, descrive la fisica di queste nane nere e spiega che possono essere loro a
rilasciare gli ultimi frammenti di luce nell'Universo mentre esplodono come fanno le supernove.
Le supernove nane nere
Queste supernove nane nere si formerebbero attraverso un processo quantistico noto come
fusione picnonucleare, in cui i nuclei atomici si avvicineranno l'uno all'altro dando vita a una lenta trasformazione degli elementi della nana bianca in ferro (l'ultimo elemento che può essere creato dalla fusione). Si tratta di processi di milioni di anni e una volta che la nana nera sarà diventata ferro, finirebbe schiacciata dalla sua stessa massa. Questo collasso - la supernova -
innescherebbe un'enorme esplosione per espellere gli strati esterni della nana nera rimanente.
Prima della fine dell’universo il numero delle nane nere dovrebbe arrivare a circa un miliardo di trilioni, dando vita quindi a una spettacolare serie di bagliori dentro un universo nero come la pece. Che alla fine
tornerà nel buio assoluto.
