Roma, 18 ottobre 2024 – Un duro colpo pochi giorni prima della sua tragica morte: Liam Payne sarebbe stato informato da poco della rescissione del contratto da parte della sua casa discografica, la Universal Music. Lo ha rivelato il tabloid inglese Daily Mail, citando diverse fonti all’interno del mondo musicale.
Nel 2016, all’età di 22 anni, il cantante aveva siglato un accordo con l’etichetta Capitol Records, di proprietà della Universal, per lanciare la sua carriera da solista. Il giovane si era detto “entusiasta” dell’accordo, ritenuto molto redditizio. Nel recente rimpasto della società, Capitol Records è passata sotto l'etichetta principale.
Secondo una fonte citata dal tabloid, “tra tutti i ragazzi degli One Direction, Liam era musicalmente sulla strada sbagliata”. Sembra che l’uscita del secondo album di Liam Payne fosse stata sospesa già prima che la Universal decidesse di porre fine alla collaborazione con l’artista. Inoltre, anche l'addetto alle pubbliche relazioni del cantante si sarebbe dimesso all'inizio di ottobre.
Secondo la ricostruzione delle autorità argentine, la morte del 31enne è stata conseguenza di una crisi psicotica seguita a un abuso di droghe. All’esplodere della crisi potrebbero aver contribuito anche fattori psicologicamente destabilizzanti, come il fatto che la sua attuale fidanzata, l'attrice e influencer americana Kate Cassidy, lo aveva lasciato da solo a Buenos Aires per tornare negli Usa, l'avvio di una azione legale contro il cantante da parte della sua ex, Maya Henry, oppure anche, appunto, la fine della collaborazione con la Universal.